Possiamo Volare insieme – Capitolo 3

Eccomi con il terzo capitolo…

 

X Hinao: Grazie mille, sono sempre contenta di ricevere complimenti da te. Per quanto riguarda Sendoh, non credo che nella mia fic lo vedrai morto stecchito J

 

X Lady_Ice: Io non ho più parole per ringraziarti, davvero… Sono felice che ti piaccia anche quest’altra fic nonostante non sia un’appassionata di Slamdunk, GRAZIE!!

 

X ShaK4: Innanzitutto grazie anche a te, sono contenta che continui a seguire la mia storia… Per quanto riguarda la “velocità” hai ragione, rileggendola mi sono accorta che la storia corre un po’ troppo, spero di migliorare…

 


 

 

 

 

DISCLAIMER: I personaggi, come sapete, non sono miei, ma del divino Takehiko Inoue.

di Alessia1986

Capitolo 3

 

 

“…per aver lasciato l’unica persona che abbia mai amato…”

Cazzo Do’hao, perché devi rovinare sempre tutto? Non capisci che io ormai ho la mia vita? Dovevi per forza confessarmi i tuoi sentimenti, ora che sto con Akira?
La nostra occasione l’abbiamo già avuta e tu l’hai buttata al vento, mi dispiace, ma non tornerò sui miei passi.

“Amore, chi era prima?”

No Hanamichi, non farai più parte della mia vita!

“Kaede?”

“Hn, era Sakuragi”

“Ah… E che voleva?”

“Mi ha chiesto se tornavamo insieme”

“COSA!!?”

“Calmati Akira, non è successo niente!”

“E tu cosa gli hai risposto?”

“Che stavo con te”

A queste mie parole sembra rilassarsi perché, con un enorme sorriso, mi dice:

“Ti amo Kaede!”

“Hn, andiamo al letto dai”

Non faccio in tempo a spogliarmi che vengo letteralmente scaraventato sul letto. Cos’hai, Kaede? Le parole di Sakuragi ti hanno colpito a tal punto? Riuscirò mai a prendere il suo posto nel tuo cuore?

“AHHHHHHH!!”

Cazzo Kaede, fa piano.
Si vede che è nervoso, non era mai entrato in me in modo così brutale. Sebbene sia abituato ad averlo dentro il mio corpo, non posso fare a meno di contorcermi dal dolore quando assesta le prime spinte. Le mie urla riecheggiano nella stanza e solo allora si rende conto di avere un po’ esagerato.

“Scusa, non volevo… Non so cosa mi sia preso!”

Eh, io lo so benissimo cos’hai amore.

“Non fa nulla, davvero”

Non sembra molto convinto delle mie parole, comunque non ribatte mentre sfila il suo sesso con estrema cautela. Appena esce completamente da me cerco di alzarmi, ma delle fortissime fitte al fondoschiena me lo impediscono. Kaede, vedendomi contorcere dal dolore, si sente ancora più in colpa, e, come se non bastasse, il suo sguardo cade sui segni del nostro precedente amplesso. Vedo i suoi occhi farsi di ghiaccio e solo allora mi accorgo di alcune inequivocabili macchie di sangue impregnate nelle lenzuola.

“Cazzo, ho proprio esagerato”

“È questo l’effetto che ti fa Sakuragi?”

“Hn?”

Scusami amore, non vorrei essere così duro, ma devo assolutamente capire cosa provi ancora per lui. Non mi bastano più tutte le sue rassicurazioni se questo è il risultato. È stata sufficiente una parola di Hanamichi per scatenare tutto questo subbuglio nel suo cuore. Perché io lo so che ci sta ancora pensando, il comportamento di prima me lo ha confermato. Non era mai stato così brusco nei miei confronti; certo, nei suoi gesti non c’è mai stata dolcezza, ma neanche l’ombra di una qualche violenza.

“Non mi rispondi? Voglio sapere se è questo l’effetto che Sakuragi ha su di te!!”

“Sta zitto Akira!”

“No Kaede, io non mi sto zitto. Ho sempre pensato che il tuo cuore fosse già occupato, ma ho voluto, ho dovuto crederti quando mi dicevi il contrario. E ora, invece? Come pretendi che stia zitto anche adesso, dopo che mi hai quasi violentato perché il tuo ex ti ha confessato di essere ancora innamorato di te?”

“…”

“Io non sono una bambola Kaede, ricordatelo!”

“Non l’ho mai pensato”

“Però mi tratti come se lo fossi”

“Basta così Akira. Ti ho già chiesto scusa e ora, se permetti, voglio dormire. Buonanotte”

Non hai capito niente come al solito. Non ti stavo accusando di essere stato troppo violento nei miei confronti, non me ne faccio niente delle tue scuse, volevo solo sapere il perché di questa tua reazione.

Cazzo, questa volta ho esagerato!! Non mi era mai successo di perdere le staffe in questo modo. Io, Kaede Rukawa, famoso per il mio autocontrollo e sangue freddo, sono andato fuori di testa.
Dovrei chiarirmi con Akira, lo so, ma adesso voglio solo dormire e non pensare più a niente.
Vedo la sua sagoma nell’ombra alzarsi e, seppur con molta fatica, infilarsi i vestiti che io tanto brutalmente ho tolto. So che se andrà, lo conosco bene ormai per capire che ora come ora non se la sente di stare vicino me. E del resto, come dargli torto…

“Allora Kaede, ti piace?”

“Perché siamo venuti qui?”

“UFFA!! Possibile che tu debba sempre rovinare tutto in questo modo?”

“Do’hao invece di blaterare spiegami perché mi hai portato fin qui!”

“E d’accordo… Ayako mi ha detto che a te piace molto sciare e così ho pensato che sarebbe stato bello passare due giorni insieme sulla neve”

“…”

“Non dici niente?”

“Grazie”

“Lo sapevo che saresti stato contento. In fondo… sono un Tensai”

“Do’aho”

“Kitsune?”

“Hn?”

“Ti amo”

HANAMICHI!!

Hn, è stato solo un sogno… Cazzo do’hao, perché devi continuare a tormentarmi in questo modo?
Non sono neanche le sei di mattina, ma non ho più voglia di dormire. Questo sogno mi ha lasciato un po’ di malinconia addosso. Sarà meglio che vada a farmi una doccia…
Maledizione!! Neanche l’acqua fredda è servita a qualcosa. Guardo fuori dalla finestra, è appena l’alba, tanto vale andare a fare due tiri nel campetto qua vicino…

Parcheggio , come al solito, la bicicletta fuori dalla recinzione e mi appresto ad entrare nel rettangolo di gioco. Una volta all’interno, però, mi accorgo di non essere solo…
Hanamichi!!? Che ci fa sdraiato su quella panchina?

“Ora sto con Sendoh”

Perché non riesco a smettere di pensare alle sue parole? In fondo avrei dovuto intuirlo… L’ho sempre saputo che il porcospino aveva delle mire sulla mia kitsune, ha solo aspettato il momento favorevole per approfittarsene. Non vedeva l’ora che ci lasciassimo ed io, come un cretino, me lo sono fatto soffiare dalle mani.

“Ehi Sakuragi!”

E ora chi osa disturbare il genio durante le sue riflessioni? Mi giro verso il suono di quella voce e noto quel teppista mezzo ubriaco venirmi incontro

“Ciao Mitsui!”

“Che ci fai da queste parti? Se non sbaglio abiti parecchio lontano da qui”

“Fatti i cazzi tuoi!”

“Siamo nervosetti a quanto pare!”

“Lascia perdere, non è aria. Oggi proprio non mi va di litigare!”

“Problemi di cuore?”

“No!”

“Non mentire, te lo si legge in faccia Hanamichi. E ti dirò di più: scommetto che centri in qualche modo un certo volpino di nostra conoscenza, non è vero?”

“…”

“Ah lo sapevo, ti piace ancora!! Ho vinto la scommessa con Myiagi”

“COSA!!?”

“E dai calma, non ho detto niente di male”

“Hn”

“Cos’è, ora lo imiti anche?”

“Fottiti Mitsui!”

“Certo che sei proprio cotto, eh?”

Ora mi sta facendo incazzare di brutto! Come si permette di prendere in giro il Tensai, quel mezzo teppista?

“Dai Hana, non te la prendere!”

“Domani facciamo i conti baciapiselli, ora non ho proprio voglia di litigare, ci vediamo!”

E detto ciò me ne vado senza dargli alcuna possibilità di replica.
Inconsciamente arrivo davanti al campetto di basket vicino casa di Kaede. Ma possibile che ogni cosa, ogni posto, mi debba ricordare lui?
Entro con circospezione, non si sa mai me lo trovi davanti, e mi vado a sedere sull’unica panchina rimasta. Senza accorgermene i miei occhi si chiudono da soli e sprofondo in un sonno privo di sogni.

Sento dei passi sempre più vicini. Apro gli occhi e vedo dei tenui raggi di sole farsi spazio tra le nuvole, che questa mattina intasano il cielo. Cazzo!! Mi sono addormentato su una panchina!!

“Do’hao stai bene?”

Ma questa è la voce di… Kaede!? Cosa ci fa qui?