Calore – Capitolo 11 di Mel

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Calore

parte XI

di Mel

Arrivato a casa Rukawa si ritrovò solo, Sakuragi era andato via.

Sbattendo la porta dell’ ingresso con rabbia pensò che forse il suo ragazzo aveva proprio aspettato che lui uscisse con Sendoh per andarsene subito, forse a trovare il suo ‘caro’ amico Mito per farsi consolare , perché davvero non gliene fregava niente se lui usciva con un altro…………….ma il ricordo di quello sguardo ferito, poco prima di uscire mentre Sakuragi era nel letto e lui si stava cambiando, lo fece calmare…………..non capiva……..

Lentamente si diresse in cucina , voleva bere qualcosa , aveva corso anche troppo solo per ritrovarsi in una casa vuota , accesa la luce vide i piatti disposti sul tavolo, rimase a fissarli ……………..doveva averli preparati Hanamichi prima di andarsene …..avvicinandosi lentamente  Kaede ne toccò uno …………………era ancora piuttosto tiepido …………erano stati preparati da poco….quindi  Sakuragi  era andato via da poco…………..ma perché …perché era rimasto lì ad aspettare tutto il giorno per poi andarsene poco prima che lui tornasse ?

Entrato in salotto si lasciò andare sul divano……….chiuse gli occhi…in quella stanza sentiva l’ odore del suo Hana …forse l’ aveva aspettato lì ………e pensò …..pensò alle parole di Sendoh…..quel giorno che li aveva visti in palestra …..doveva credere a quello che gli aveva detto?………..Hanamichi che si mordeva le labbra , con gli occhi bagnati……………vide con gli occhi della mente quell’ immagine ……….doveva considerarla reale?………………..una scena del genere l’ aveva vista solo la loro prima notte insieme …ed era stato normale …………..anche se gli aveva fatto male vederlo soffrire……..ma non erano più le prime volte…..era passato del tempo …non sapeva a cosa dover credere….…….quei pensieri lo opprimevano,pesavano sul suo cuore…………………….Akira non aveva ragione di mentirgli …..eppure se per Sakuragi fosse stato doloroso fare l’ amore glielo avrebbe detto o fatto capire…………..non lo aveva sentito lamentarsi o gridare di dolore ………. non era successo  …anzi  quella notte  appena passata l’ avevano trascorsa insieme ed era stato proprio Hanamichi ad offrirsi ….se fosse stata una sofferenza non l’ avrebbe fatto…no…no ………………………doveva per forza  essere così …….se Hanamichi accettava di fare l’ amore  era perché provava piacere anche lui………….non poteva esserci una spiegazione diversa……..forse quel giorno in palestra  Sendoh si era sbagliato oppure……..ora che ricordava meglio……….non era stato molto delicato con lui quel giorno …..era arrabbiato  a causa di Mito e aveva quasi costretto il suo ragazzo a quel rapporto ……………forse era per quello , forse  per colpa della gelosia e del desiderio di sentirlo suo era stato troppo violento e gli aveva fatto male…..sì …poteva essere una spiegazione …..e comunque poi non era più capitato ……..

Se ne convinse eppure l’ inquietudine non lo lasciava, c’ era ancora qualcosa che non andava , qualcosa che non capiva…………..se solo avesse trovato Sakuragi ad aspettarlo forse avrebbero potuto parlare ….avrebbe potuto sforzarsi di seguire le indicazioni che Akira  gli aveva dato, avrebbe cercato, alla luce di quelle parole, nuovi significati dietro le azioni di quel ragazzo …. …ma era solo e non poteva fare altro che andare a dormire , stanco oramai di pensare.

Salito al piano di sopra , notò le lenzuola pulite …………erano state cambiate?

Stendendosi le dimenticò ben presto e chiuse gli occhi.

Non riusciva a dormire.Fissava il soffitto , inutilmente.

La testa gli faceva leggermente male , i pensieri lo assalivano appena si permetteva di chiudere gli occhi, l’ inquietudine cresceva , immagini riempivano la sua mente … ….non capiva, troppe cose erano state lasciate a metà , troppe parole non erano state dette…….doveva fare qualcosa ……..o sarebbe impazzito sul serio.

Si alzò.

‘Com’ è per te fare l’ amore con lui?’ ……..quella domanda gli ritornò alla mente in un istante mentre scendeva le scale………….

‘ ….la cosa più bella del mondo’ aveva risposto……..ma forse un tempo……prima…

…………ora la realtà è che non lo sapeva …………….non lo sapeva perché non era più fare l’ amore quello che facevano…………….no…..non lo era ……e non capiva……non sapeva nemmeno cos’ era quello che facevano ….si inseguivano, sfuggivano l’ uno all’ altro  o da sé stessi o da tutti …………..e non si capivano,non si capivano più…da tanto, mesi.

“Basta” sussurrò a sé.

Raggiunse il telefono componendo un numero che aveva imparato a memoria …….una delle poche cose che non avrebbe mai scordato…………una voce stanca rispose.

“Pronto?”

Kaede si concesse un respiro.

“Sono io……Hana  potresti venire da me, ora ?”

Sakuragi rimase in silenzio….Kaede lo aveva chiamato…….perché?

“Io …..” non sapeva cosa rispondere ,era andato via da quella casa proprio per non vederlo, per non sentirlo e non tormentarsi  ed ora…………

Per Kaede era troppo importante

“Vieni da me ……..per favore”

Hanamichi restò immobile……..gli aveva chiesto per favore…….lo stava…..lo stava pregando?

Kaede non aveva mai usato quel tono con lui….doveva essere importante…….molto importante….

“Va bene, aspettami”

“D’ accordo”

Kaede sorrise lievemente.

Mentre Sakuragi usciva si chiese se l’ avesse sentita davvero quella punta di dolcezza in quell’ ultima parola…….’D’ accordo’….

Rukawa si vestì salendo di nuovo in camera poi scese in salotto.

Sakuragi aspettava la metropolitana , con le mani affondate nelle tasche…………pensava a Kaede……..perché l’ aveva chiamato?……. ….non era tardi però………quel tono…….urgenza……lo voleva a casa sua ….perché? ……….cosa poteva volere?………..

Il treno arrivò in ritardo…………..Hanamichi entrò e rimase in piedi a guardare le stazioni passare , appoggiato ad uno dei  pali, tra poco sarebbe dovuto scendere…………..Kaede………il suo unico pensiero……….forse voleva qualcosa ….non lo aveva chiamato solo per averlo vicino,  no……………………………..non nella situazione nella quale si trovavano   ……………..forse gli avrebbe chiesto di fare l’ amore……..no…..chiuse gli occhi disperato…………non avrebbe dovuto accettare di andare da lui……… …ora aveva paura………

Altri pensieri riempirono la sua mente ……e se invece l’ avesse chiamato perché aveva deciso di lasciarlo?…………forse aveva capito di non amarlo più …….forse quel pomeriggio aveva capito di trovarsi meglio con qualcun’ altro…………..Sendoh forse …..no……perché …..perché?………aveva paura …………eppure aveva accettato…. .pensò camminando verso quella casa……….aveva accettato perché lo amava, non  aveva potuto rifiutarsi  sentendo quella voce………non aveva potuto ……….perché in realtà lo voleva vedere …..non voleva stare ancora lontano da lui. ……..non avrebbe voluto andarsene quel pomeriggio….non avrebbe più voluto andarsene da quella casa ……………….perché c’ era lui e lo amava…….ed era tutta la sua vita.

Si fermò ansimando davanti alla porta , Kaede gli aprì senza che lui avesse bisogno di suonare……..lo stava aspettando.

Entrarono in salotto, Sakuragi si sedé su una poltrona , Kaede rimase in piedi.

Hanamichi sentiva il proprio cuore battere veloce.

Rukawa prese fiato.

Sakuragi lo guardò ……….il suo viso era serio, doveva dirgli qualcosa di importante………………..il suo cuore  batteva ancora più veloce….faceva  quasi male…………

“Hanamichi ascolta oggi…”

………….oggi?……..lui e Sendoh?……….

.no..no…no…NO …………non voleva ascoltare…………no, forse era inevitabile …..ma aveva fatto di tutto ……….di tutto per non lasciarlo ………per non lasciar morire i suoi sentimenti…………aveva raccolto tutti i pezzi…tutte le briciole ………no…NO

“Ah Kae….sai che oggi  pomeriggio credo di aver lasciato una maglia qui da te?Dovrebbe essere di sopra – disse alzandosi –  è meglio che la prenda adesso …se no rischio di scordarmela  ”

Kaede lo guardò in silenzio,  lo vide allontanarsi e cominciare a salire le scale.

In fretta.

“Torno subito”

 Come se volesse fare di tutto per andarsene e non parlare , non ascoltarlo.

Rukawa sospirò passandosi una mano sugli occhi ……perché ora quella scusa?

Non c’ era nessuna maglia  di sopra……ne era certo……..

Era evidente….non voleva parlare…………..non voleva ascoltarlo…………no, non si sarebbe arreso…… …Akira aveva ragione …dovevano parlare , risolvere i loro problemi ……….lui avrebbe cercato di seguire quei consigli….ne andava di quella storia ….di quell’ amore….che oramai faceva parte della loro vita come l’ aria ………………indispensabile…irrinunciabile…………quell’ amore era tutto e non poteva venir sacrificato solo per attimi di  silenzio in più……………..

Kaede non aspettò ……salì di sopra.

Hanamichi lo sentì avvicinarsi, cominciò a far finta  di cercare qualcosa  tra i vestiti del suo ragazzo…………….

“Hana …..” lo chiamò lui…….

“Non la trovo….devo essermi sbagliato ….”

“Hana non puoi trovare quello che non c’è”

Un tono serio, quasi duro.

“Lo so, io…….” alzò di scatto lo sguardo ……

……’lo so’ aveva detto……si era tradito………Kaede lo fissava…….

“Senti è chiaro che ……”

“No, mi sono solo confuso……….io”

Rukawa chiuse la porta della stanza sbattendola con violenza.

Silenzio.

“Basta ” disse a voce alta.

Si avvicinò a  lui…………………..Hanamichi indietreggiò lentamente .

Kaede lo afferrò, baciandolo.

Se non lo voleva ascoltare allora lo avrebbe sentito…………………. non riusciva ad andare avanti così ……..aveva bisogno di certezze, dopo le parole di Akira anche le poche cose che riteneva sicure erano crollate come un castello di carte ……..voleva delle certezze…….era così difficile da capire? ….e se quella voce si era rifiutata di dargliele poteva sempre chiederle a quel corpo ……………

……..

Sakuragi puntò le mani sul suo petto , scostandosi leggermente , Rukawa continuò  a baciare il suo viso.

Hanamichi lo lasciò fare poi lo allontanò con delicatezza.

“Kae….senti io….sono stanco…..dai….lasciami stare……pensavo tu dovessi dirmi qualcosa d’ importante …..oggi non ne ho voglia ….possiamo fare domani…….vengo qui con te dopo gli allenamenti…….sono stanco stasera…”

Doveva assolutamente andarsene … quel pomeriggio era scappato via  apposta perché tutto quello non succedesse………..per non aggravare tutti i loro problemi …nonostante fosse stata una tortura andare via senza vederlo tornare , senza un cenno che gli permettesse di capire che era ancora tutto a posto nonostante fosse uscito con un altro………………

….sì…. una tortura perché lo voleva vedere , gli mancava……. gli mancava per una vicinanza che non potevano più chiedersi, per i baci che non erano più liberi di darsi e tutto senza un motivo ……impedendoselo da soli … e quando aveva sentito la sua voce pregarlo non aveva potuto fare niente …perché era quello che voleva anche lui……….lo voleva vedere , lo voleva da morire ……………..

e allora non era servito a niente andarsene se una sola telefonata  di un minuto bastava a farlo cedere …………………era davvero suo prigioniero…………………………e tutto quello che aveva fatto era stato per evitare quello che ora stava succedendo, per evitare  di avere quel ragazzo stretto contro di sé …..la sua lingua tra le labbra ….e doverlo rifiutare mentre invece lo desiderava ……..era tutto quello che voleva evitare e che stava invece accadendo………….ma forse avrebbe potuto ancora fare qualcosa ……………… magari lui non avrebbe creduto a quelle scuse………………………………

…ma si sarebbe fatto perdonare il giorno dopo…ma non quella sera ……non poteva…………..in quelle condizioni non ce l’ avrebbe fatta .

Kaede lo scostò bruscamente.

“Ora basta con queste scuse ….possibile che tu non capisca  ……….sono stanco di sentirle………basta …io voglio fare l’ amore con te per bene almeno una volta………….chiedo tanto ?AVANTI DIMMELO …..” gridò Rukawa .

Hanamichi cercò di trattenere le lacrime.

‘…….No..no Kae non chiedi tanto…..è quello che voglio anch’ io, ma non posso……lo capisci?………non posso…’gridò dentro di sé cercando di non lasciarsi sopraffare dalla disperazione.

Kaede lo guardava ….forse lo stava odiando perché si  rifiutava ancora una volta ……e forse ne aveva ragione  perché con quel comportamento non poteva che fargli capire  che non lo amava affatto ………ma non poteva ….. cosa doveva fare?……Cosa?

“Kae…..” mormorò.

Rukawa aprì la porta ….si girò , lo sguardo vuoto , triste …….un altro rifiuto ………………era tutto finito……..

Hanamichi  lo raggiunse , piano, chiuse la porta delicatamente ,prese tra le mani il viso di Kaede  lo baciò sfiorando le sue labbra , lo lasciò allontanandosi verso il letto e  lasciata cadere a terra  la giacca , si stese  aspettando ………………………

………….……e con un cenno della mano indicò al suo carnefice di avvicinarsi.

Incerto Kaede si avvicinò , Hanamichi gli sorrise velocemente annuendo.

Lui salì sul letto, sopra il suo ragazzo e lo baciò.

Il ragazzo dai capelli rossi rispose alle sue labbra, intrecciando le loro lingue, lasciandosi a quella bocca.

Kaede passò le mani su di lui,incontrando solo la stoffa…………iniziò a spogliarlo , lasciando cadere a terra i vestiti che gli toglieva , scese nuovamente su di lui, leccando il suo collo, baciandolo, giù fino allo sterno, lentamente , senza fretta , poi si rialzò iniziando a sbottonarsi la camicia ….un bottone dopo l’ altro……..lentamente…………….ad ogni asola liberata , per ogni pezzo di pelle scoperto Hanamichi sentiva crescere la paura……………..tremava , lievemente ………….aveva paura, sapeva cosa sarebbe successo….lo sapeva fin troppo bene …………..un altro bottone, il penultimo……….non più paura ormai…………………………..terrore……………

..non poteva fare niente……….

Kaede si sfilò la camicia.

Hanamichi cercò di non farsi guardare……………lo stava baciando ora, poteva andare tutto bene  forse………………no, non era vero e lo sapeva …tentò con tutte le sue forze di resistere …di non lasciarsi soffocare dalla paura ……sentiva le lacrime pungergli gli occhi …….era difficile, troppo difficile………non ce la faceva …..si agitava , muovendosi senza sosta……….Kaede gli sfilò i jeans poi finì di spogliarsi ……………….non avevano più vestiti addosso …… …tra poco Kaede avrebbe reclamato  di entrare nel suo corpo e lui…………………….paura , angoscia ………………

Kaede si stese su di lui e tra quelle lenzuola Hanamichi si sentì improvvisamente perso.

Un singhiozzo.

Rukawa alzò lo sguardo, gli occhi del ragazzo sotto di lui pieni di lacrime.

Senza poter più  far niente Hanamichi  scoppiò  a piangere………..aveva troppa paura…….. non ce la faceva …….si coprì gli occhi con le mani tentando di soffocare i singhiozzi…….

“Kaede ………io…Kae……….”non riusciva a parlare, voleva solo piangere.

Rukawa si alzò , mettendosi a sedere.

“Non c’è bisogno  di piangere …..se non vuoi basta dirlo” disse in tono gelido alzandosi del tutto dal letto.

Hanamichi singhiozzò più forte.

“Io ……”

Kaede si rivestì in silenzio…………non provava niente…….non provava più niente ormai……..si avvicinò a Hanamichi , lo guardò un istante , sentendosi morire ,poi prese il lenzuolo e lo coprì  , coprì il suo corpo che tremava.

Si diresse verso la porta………….stavolta sarebbe uscito sul serio  da quella stanza ……e forse non ci sarebbe mai più rientrato con Sakuragi.

Posò una mano sulla maniglia , Hanamichi si voltò di scatto, lo vide .

Se ne andava, se ne stava andando……….

“Kaede….” lo chiamò con un filo di voce.

Rukawa non si voltò e aprì la porta .

“Kaede……ah …Kaede aspetta.. .no”

Rukawa uscì.

Se ne andava…… Hanamichi lo capì improvvisamente ……se ne andava per sempre…………….per sempre……..non ci sarebbe stato più niente per loro ………………….solo per colpa della sua paura……………………..per sempre.

“KAEDE ……  –  gridò  lui disperato –  NON TE NE ANDARE …io voglio fare l’ amore con te….Kae..de     ti prego”

Altri  singhiozzi.

Rukawa finalmente si girò a guardarlo.

Steso sul letto , rannicchiato contro le lenzuola , il viso completamente bagnato………….

“…………voglio fare l’ amore con te…….ma non posso….io non posso…..” sussurrò a stento tra le lacrime Hanamichi.

“Perché?” chiese lui chiudendo di nuovo la porta alle sue spalle , appoggiandovisi contro.

Stanco.

“Perché non puoi? PERCHE’ ?” gridò ancora Kaede

“Non mi ami più?” chiese a bassa voce trovando il coraggio per quell’ unica domanda.

Dalla risposta sarebbe dipesa la loro vita e la loro felicità.

Hanamichi si coprì il volto con le mani…….come poteva dubitare persino di quello ……………………..?

“ NO …..IO TI AMO……..TI AMO COSI’  TANTO” gridò con tutto il fiato che aveva ….

…… doveva sentirlo…..se non lo aveva capito dopo tutto quello …..doveva farglielo sentire………………………gridarglielo…………………perché ……..kami……………. PERCHE’…………………………………………………?

“TI AMO……..- gridò ancora una volta  finché la sua voce non si spense in un respiro mancato ed un singhiozzo – ………

………………………………….ma non posso….Kaede..non posso” sussurrò infine con un filo di voce.

Kaede si alzò di scatto dal pavimento sul quale si era lasciato cadere , si avvicinò a lui improvvisamente , afferrandogli i polsi , liberando il  suo viso da quelle mani per guardarlo ….negli occhi …..

“PERCHE’?PERCHE’ ? DIMMELO”  gli gridò.

Hanamichi chiuse gli occhi, sospirò.

Li riaprì fissandolo.

Con lo  sguardo vuoto, l’ anima devastata…..campo di guerra di quei sentimenti agonizzanti…….

“Non importa……..non mi importa più di niente ……….Kaede fai l’ amore con me ……………adesso……ti prego…ti supplico …..prendimi………ora”

E Kaede si spogliò ancora una volta, salì su quel letto , gettando ai piedi del letto il lenzuolo che copriva il corpo di quel ragazzo  e lo  baciò, suggendo  le sue labbra , assaggiando la sua bocca , toccando il suo corpo  …….come non aveva mai fatto, come stava facendo per dimostrare a sé e alle parole di Sendoh nella sua testa che non era vero che quel ragazzo soffriva nel farsi amare da lui e glielo avrebbe dimostrato, si , con i gemiti e le grida di piacere che gli avrebbe strappato, avrebbe guardato il suo viso, per scorgere cosa provasse , certo di potervi leggere, nel momento in cui sarebbe entrato nel suo corpo, solo un infinito piacere  …quello che provava lui …sarebbe stato sicuramente anche quello che provava  il suo amante…………………………..

……………e Hanamichi lo strinse a sé circondando le sue spalle con le proprie braccia , tenendolo stretto, per non lasciarlo più

andare via ……….

Kaede lo voleva solo amare ….e lui ,se lo avrebbe potuto avere ancora così vicino, non avrebbe chiesto nient’ altro in quell’ istante……………

Lentamente facendo scivolare le sue mani sull’ addome del ragazzo dai capelli rossi lui si insinuò più in basso , sfiorando con un dito la sua apertura ……….la accarezzò un istante poi piano lo penetrò con un dito ……….lo sentì irrigidirsi , attese e cominciò a muoversi  dentro……… non lo aveva mai  fatto prima, ora sentiva l’ esigenza di farlo , di preparare quel corpo ad accoglierlo per rendere tutto perfetto , veramente tutto ……………….

 ………continuava a muoversi ……… Hanamichi  cercò di resistere ……Kaede lo stava guardando …….fissava il suo viso ……perché lo fissava così attentamente?……………

Lui  aggiunse un secondo dito, introducendolo piano e riprese a muoversi………..Sakuragi si tese , afferrando con una mano le lenzuola , stringendole spasmodicamente ……doveva resistere …..se solo lui avesse smesso di osservarlo avrebbe potuto mordersi le labbra  a sangue per non gridare……………non doveva gridare………………………..non doveva ……………NO………………….

……Kaede  fece più pressione spingendo più forte ,più in fondo ,  allargando le dita per prepararlo  meglio, allargando allo stesso modo quell’ apertura  ……………

Sakuragi si inarcò con uno spasmo intenso  e il suo profondo  grido di dolore risuonò in tutta la  stanza…………….

……sbatté le mani contro il petto di Kaede spingendolo via……………

“Toglile………AAAAAAAhhh……per favore………..TOGLILEE”

Rukawa si sentì  allontanare, si alzò rimanendo  a cavalcioni  su di lui e lo liberò dalle sue dita.

Cos’ era successo?……….non capiva……..non aveva fatto niente…………….perché gridava ?………….lo guardò.

Hanamichi tremava , mordendosi le labbra , la testa girata di lato.

“Hana…..”

Kaede respirò un istante , voleva chiamarlo ancora , farsi guardare poi sentì qualcosa di denso e caldo scivolargli sulle dita lungo il resto della mano , si portò quella mano davanti  agli occhi girandola …………..ne guardò le dita.

Rosse.

Macchiate di sangue.

Un rivolo scuro ne scivolava lentamente verso il suo palmo.

Il suo cuore perse un battito………

“Hana ………tu ….sanguini……?”mormorò incredulo continuando a fissare le proprie dita.

Il ragazzo dai capelli rossi cercò di girare ancora di più il viso per non farsi guardare, nascondendosi contro il cuscino.

Sapeva che sarebbe successo ….prima o poi ……….ma faceva male, faceva male  sentirsi guardare così…..e dopo sarebbe stato anche peggio…………..nel momento in cui avrebbe deciso di guardare negli occhi del suo ragazzo, vi avrebbe letto dentro tutto quello che aveva sempre cercato di  evitare…………. non era servito a niente…………ogni sforzo risultava ora vano …………….mentre il sangue colava tra le sue gambe esattamente come colava sulle dita di Kaede.

Il ragazzo dai capelli neri  si mosse lentamente , afferrò i fianchi di Hanamichi e dolcemente lo fece girare , premendo il suo addome contro il materasso per tenerlo fermo, osservò il suo corpo, la sua schiena, poi più in basso incontrò  sottili rivoli rossi che scendevano  sull’ interno della gamba  addensandosi in macchie irregolari e appena visibili sul blu scuro delle lenzuola.

Allungando tremante una mano Kaede passò un dito su quei rivoli risalendo fino ai glutei, rafforzò la presa dell’ altra mano sul fianco di quel ragazzo e sfiorò un’ altra volta quell’ apertura , sentì distintamente un lamento soffocato e guardò di nuovo le proprie dita………

…..rosse….irrimediabilmente rosse………

Il corpo che teneva fermo con le mani  iniziò a tremare, posando  lo sguardo su di lui  vide quella schiena  sussultare lentamente a intervalli irregolari……………….stava piangendo, in silenzio, stava piangendo ancora ……………..

Kaede si sentiva male……..la testa gli pulsava dolorosamente , il respiro sembrava mancargli , il cuore battere una volta e poi fermarsi……….

“Hana tu …sanguini”

Un’ affermazione, non più una domanda.

Kaede si alzò lentamente sedendosi sulla sponda del letto, la testa tra quelle mani sporche di sangue, il ‘suo’ sangue……….il sangue di quel ragazzo che tremava accanto a lui ……..il suo ragazzo….

“Hana …tu sanguini….ma non è la tua prima volta…….non sono neppure ……non ti ho neppure penetrato…..”

continuava a parlare riflettendo a voce alta , cercando qualcosa che assomigliasse ad una spiegazione, la sua stessa voce gli sembrava lontana……………..

non credeva ………………

non lo credeva possibile……………………..

Si girò , stringendo le braccia  di Hanamichi , girandolo verso di sé , obbligandolo a girarsi , a guardarlo,vide  il suo volto bagnato……

…………in un istante pensò che la morte poteva essere infinitamente meno dolorosa di quello ………..

“Ka.e  scusa…mi…ti…pre..go……io….perdo..na..mi”tra i singhiozzi ormai deboli , la voce triste di Hanamichi tentava di farsi udire.

“Da quanto?” chiese solo Kaede , distrutto.

Silenzio.

“…si”

Kaede lo guardò, avvicinandosi per sentirlo.

Hanamichi aprì i suoi occhi del colore della terra e lasciando che si riempissero ancora di lacrime ripeté.

“…….me.si ……”

Kaede si voltò rifiutandosi di guardarlo, non ne era più degno, non era più degno di guardare il proprio ragazzo dopo che per mesi,

 MESI ……..aveva fatto l’ amore con lui senza rendersi  conto che sanguinasse…………………mesi, non giorni…mesi………

Si alzò, vestendosi velocemente , sentiva freddo……poi stanco si sedé  a terra contro il muro, la testa ancora tra le mani……

Hanamichi si passò una mano sugli occhi, tentando di asciugarli e raccolti i propri vestiti , iniziò a metterseli…………….

…..voleva andare via , non voleva vedere più il volto di Kaede, né il suo dolore , voleva smettere di pensare ……di esistere ….

Una voce si levò nel silenzio.

“Avresti potuto dirmelo, perché non l’ hai fatto?”

Sakuragi evitò accuratamente di guardarlo rispondendo a voce bassa.

“E’ un problema mio”

Gli occhi di Kaede divennero delle polle informi dal colore delle tenebre.

“Che cazzo significa?”

Sakuragi  si alzò, lentamente, trattenendo a stento un gemito.

“Se io non riesco a fare l’ amore  provando piacere , perché dare fastidio anche a te?”

La testa di Kaede affondò tra le sue mani, un sospiro spezzato riempì l’ aria.

“Kami sama…….. Hana…………è un problema anche mio……perché?…….perché non ti sei fidato di me?”

Hanamichi trovò il coraggio di avvicinarsi, si fermò davanti a lui.

“Io …non sapevo come dirtelo……..ti avrei deluso …….”

Rukawa alzò di scatto la testa , gli occhi lucidi, lo sguardo ferito.

Sakuragi indietreggiò…….. non voleva vederlo così …aveva pregato di morire piuttosto ……no..no………

“Io ….io ti ho già deluso”

e scappando da quella stanza e da quello sguardo si sentì veramente sconfitto.

Continua………………….

Finalmente da qui in poi comincia la parte che preferisco, anche se un po’ tutta la storia mi è piaciuta tantissimo.
Siamo in dirittura d’arrivo.

Mel