Calore – Capitolo 2 di Mel

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Calore

parte II

di Mel

Sakuragi si svegliò solo a sera inoltrata , si tirò lentamente a sedere avvertendo un leggero fastidio, lanciò uno sguardo in direzione dell’ orologio , si sentiva a pezzi , nonostante avesse dormito a lungo , si girò in direzione della cucina, ma scuotendo la testa decise di andare in camera a riposare ancora, non aveva assolutamente fame e il giorno dopo sarebbe dovuto andare a scuola e agli allenamenti , se li avesse saltati ancora avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni, sospirò ancora una volta stendendosi nudo sotto le lenzuola , si rigirò avvertendo la mancanza di Kaede al suo fianco , ripensò al loro incontro fissando il soffitto, il loro odio reciproco che in realtà nascondeva l’ intesa e l’ attrazione che esisteva da sempre tra loro e quel bacio in palestra voluto da entrambi , la settimana passata a conoscersi e la sera in cui Kaede gli aveva chiesto di fare l’ amore , la paura e il piacere , il loro abbraccio e il sonno condiviso …….oddio quanto sembravano lontani ……….e ora solo il vuoto accanto a lui.

Rukawa investì una decina di persone durante il tragitto per andare a scuola, aveva dormito poco , forse era andato a letto troppo presto o aveva dormito troppo la mattina precedente…………no la verità era che sentiva che qualcosa gli mancava…………..che qualcuno mancava accanto a lui  in quel letto così grande …………….non lo voleva ammettere nemmeno con sé stesso , ma in quei giorni passati sempre a casa sua .. insieme.. si era  abituato ad averlo vicino e non  ne poteva più fare a meno, non ne voleva più fare a meno …………..non lo aveva visto per tutto il giorno e già gli mancava terribilmente come se fosse passato un mese ………………

……………….come lo riduceva quel ragazzo dai capelli rossi.

Sbadigliando il ragazzo moro raggiunse la sua classe, mentre entrava si fermò sulla soglia e lo vide nel corridoio , il suo do’ hao  che scherzava e rideva con i suoi amici ………. com’ era bello…………e quel sorriso dolce….. …..si allontanò prendendo posto al suo banco ………aveva provato il forte impulso di raggiungerlo e trascinarlo via per stare da solo con lui…………ma lui era pur sempre Kaede Rukawa ………….avrebbe atteso gli allenamenti per vederlo da solo …………….e anche per chiedere le spiegazioni che stava aspettando…………………..

Sakuragi seguì svogliatamente le lezioni del pomeriggio , era preoccupato, tra poco sarebbe dovuto andare in palestra e lì il suo ragazzo lo avrebbe sicuramente atteso per chiedere un chiarimento e non la scusa qualsiasi con la quale poteva liquidare tutti gli altri …….

……no …..Kaede avrebbe preteso ragioni valide….e lui non ne aveva ………..non poteva certo parlargli del suo problema ……..no , no ……aveva già deciso la sera prima ………non voleva deluderlo così…………………..si sarebbe inventato qualcosa………..qualsiasi cosa…………

“Come mai non c’ eri ieri do’ hao?”

Quanto si era aspettato quella domanda.

Sakuragi finì di vestirsi senza rispondere, erano già usciti tutti , rumori ovattati giungevano dalla palestra .

Kaede proseguì:

“Ti aspettavo ieri sera”

Sakuragi si girò verso di lui sorridendo

“Si….Kae hai ragione ……scusami é che ieri avevo pensato di fare un salto nel mio appartamento ……..era più di una settimana che non ci tornavo……devo pur controllare la situazione ogni tanto……..poi mi sono steso sul divano e mi sono addormentato ……….era tardissimo quando mi sono svegliato………..scusa”

“Nh”

Sakuragi non aveva propriamente mentito , ma detestava anche solo raccontare mezze verità……..si stava per dirigere verso la porta quando Kaede lo spinse contro la parete , baciandolo.

Dopo un attimo di smarrimento  per quell’ azione così improvvisa , quasi violenta , Hanamichi rispose dolcemente alle sue labbra , erano così rare le occasioni in cui Kaede lo cercava solo per un bacio…….senza chiedere di più………

Il volpino si allontanò lentamente  guardandolo, le sue mani ancora su di lui.

Sakuragi lesse nei suoi occhi desiderio, e gli rispose sussurrando:

“Dobbiamo andare …..ci stanno aspettando”

Rukawa lo baciò ancora una volta poi gli mormorò all’ orecchio:

“Ti farai perdonare stasera”

Sakuragi rimase appoggiato alla parete, mentre la porta dalla quale il suo ragazzo era uscito si chiudeva lentamente .

Quegli occhi, solo passione, non amore.

Quelle parole non una richiesta, un ordine.

Freddo e distaccato.

Nemmeno quella volta era cambiato qualcosa.

Hanamichi strinse convulsamente le mani sulla schiena del suo ragazzo, i pugni serrati , per non conficcargli le unghie nella pelle, lo sentiva entrare ancora una volta , se possibile il dolore era ancora più grande di quello della volta precedente , era tornato a casa da solo e quando Kaede era arrivato era stato subito trascinato in camera, per la seconda volta quella sera lo sentiva dentro di sé …………..

…….e faceva così male………era insopportabile ……….sperò con tutte le sue forze che finisse presto…………lo sentì spingere ancora un paio di volte prima di avvertire con sollievo il suo seme e raggiungerlo a fatica abbandonandosi stremato sul letto.

Kaede rimase a lungo immobile regolarizzando il suo respiro, poi si alzò uscendo da lui , adagiandosi al suo fianco, Hanamichi riuscì a non gemere ………….non aveva neppure la forza di girarsi…….non ce l’ avrebbe fatta ad alzarsi per andare in bagno…….mentre sentiva ancora una volta il sangue scivolare sul suo corpo si coprì completamente con il lenzuolo……… era scuro , le macchie non si sarebbero viste…………ma stringendolo pensò che la mattina dopo l’ avrebbe dovuto cambiare lo stesso ………..e avrebbe fatto bene a metterne uno altrettanto scuro.

La palla rotolò lentamente dopo aver descritto una parabola perfetta, ma Rukawa non la seguì per raccoglierla , il suo sguardo era fisso in un’ unica direzione……………Sakuragi al limite del campo che ripassava i fondamentali con Ayako………..era stato lui a chiederlo sorprendendo tutti, persino lui ………una richiesta insolita accompagnata da un comportamento strano ……….. durante il riscaldamento  il do’ hao era rimasto indietro mentre di solito gareggiava con tutti per rimanere sempre in testa oppure si affiancava a lui per sfiorarlo ………e poi aveva evitato gli scatti e  la partita  dedicandosi ai fondamentali …..e ora rimaneva lì con lo sguardo perso  davanti a sé …..

….fingendo di ascoltare le parole di Ayako…….c’ era qualcosa  che non andava…….. gli altri forse non se ne erano ancora accorti, ma

lui ,che lo aveva sempre accanto e che lo conosceva ormai da vicino,  credeva fosse l’ unica spiegazione al suo comportamento …………

………

Il ragazzo moro venne richiamato in campo e riprendendo  i suoi allenamenti decise di aspettare il momento adatto per scoprirlo.

Sakuragi aveva sentito  diverse volte lo sguardo del suo ragazzo su di sé eppure non aveva trovato la forza di guardarlo ………..Ayako gli stava gridando qualcosa ,ma a lui non importava ………sapeva di aver tenuto un comportamento  diverso dal solito e se per gli altri non era cambiato niente sapeva anche che Kaede lo osservava …………e lui lo conosceva ………….sospirando pensò di dovergli ancora mentire.

Rukawa sistemò velocemente la sua sacca sulla spalla uscendo dalla palestra terminati i suoi consueti allenamenti supplementari, affondò le mani nelle tasche pensando al suo do’ hao  quando lo vide appoggiato all’ ingresso, lo raggiunse lentamente.

“Hn”

“Pensavo ti fossi addormentato là dentro…..”

Rukawa lo guardò  alzando un sopracciglio , Sakuragi rise allegramente, alle volte il suo Hanamichi lo aspettava per tornare a casa insieme, quando lo trovava lì vicino all’ ingresso si  riteneva felice , avrebbe voluto abbracciarlo, ma non era mai riuscito a esprimersi in quel modo e sul suo volto indifferente tutto quello , di certo ,non si leggeva.

“Tsk”

“Già – proseguì il ragazzo dai capelli rossi ridendo ancora –come potresti addormentarti  giocando al tuo adorato basket , è solo parlando con me che ti addormenti”

Rukawa si voltò  verso di lui…….quell’ ultima frase ………..aveva un sapore amaro ,ma il viso di Sakuragi  era sereno , disteso…….sembrava aver pronunciato quella frase con noncuranza, senza volergli attribuire un significato particolare………… ……..probabilmente era così………..riprendendo a guardare davanti a sé  Rukawa lo sentì proseguire:

“Ma stasera mi dovrai ascoltare eh eh non sfuggirai al mitico tensai”

“Hn …………………………………..pensavo ad un modo migliore di impiegare la serata” rispose maliziosamente il ragazzo moro.

Silenzio.

“No ……Kae ………sono talmente stanco oggi……….”

Silenzio.

Raggiunsero l’ abitazione di Rukawa  e il discorso si interruppe , entrarono e iniziarono a cenare in silenzio.

Sakuragi  guardò controvoglia il cibo che continuava a rimescolare nel piatto, quel silenzio , quegli atteggiamenti…………..no……..

….lui non era fatto per quelle cose…………era una persona allegra , aveva bisogno di parlare, ridere…….essere felice……..

che cosa poteva fare?

Alzò lo sguardo incrociando solo la lunga frangia di Kaede e tristemente lo riabbassò sforzandosi di mangiare ancora qualcosa.

Tolto il suo piatto Sakuragi si diresse in salotto , buttandosi sul divano accese il televisore cominciando a cambiare canale………niente lo interessava …………sentì Kaede alzarsi da tavola e raggiungerlo ……..

Rukawa aveva osservato di nascosto il viso del suo ragazzo mentre cenavano in silenzio…da tanto sempre e solo  in silenzio……l’ aveva visto giocherellare col cibo senza ingoiarlo  in un attimo come al solito ………….l’ aveva visto alzare lo sguardo verso di lui e riabbassarlo …..quasi tristemente…….non capiva eppure il pensiero che ci fosse qualcosa che non andava si stava rafforzando.

Poi Sakuragi si era alzato ed era andato in salotto mettendo il suo piatto nell’ acquaio, alzandosi a sua volta Rukawa aveva guardato quel piatto ……….

…..ancora mezzo pieno……..decise di raggiungerlo sul divano.

Si sedé accanto a  lui  , lo fissò mentre continuava a cambiare canale senza alcun interesse…………..quel viso sarebbe dovuto essere sorridente in quel momento , erano insieme, a casa “loro” quasi e invece di esserne felici rimanevano ancora in silenzio e distanti ……….

…..erano seduti accanto, ma Kaede sapeva quanto fossero distanti …….non se lo sapeva spiegare, ma voleva capirlo…………

per entrambi……..

Il ragazzo moro si avvicinò , aveva deciso di convincerlo a fare l’ amore con lui e dopo sicuramente avrebbe trovato il modo di far parlare il suo Hanamichi e risolvere insieme il suo problema.

Allungò una mano fino a sfiorare il suo mento e facendolo voltare lo baciò con passione.

Sakuragi si irrigidì poi sentì Kaede cominciare a spingerlo sul divano, sfiorandolo sul torace e sul collo con tocchi leggeri  delle mani e della bocca.

Sakuragi iniziò ad agitarsi.

“Kae…….no”

Il ragazzo moro continuò a baciarlo  per soffocare le sue proteste strusciandosi  contro il suo corpo .

“No …..Ka…e…….non…”

Una delle sue mani iniziò a scivolare verso il basso , all’ improvviso si sentì spingere via.

“Kae …NO”

Silenzio.

Rukawa guardò con freddezza il suo ragazzo. Confusione e sdegno dietro quello sguardo.

Sakuragi si rimise velocemente a sedere aggiustandosi la camicia appena sbottonata da Kaede.

Sentiva lo sguardo di ghiaccio del suo compagno  e sapeva di dovergli dire qualcosa, giustificarsi in qualche modo……….

…..mentire ancora se necessario…………..

Senza guardarlo incominciò a parlare:

“Te l’ avevo accennato prima per strada …………stasera sono stanco…………….è tutto il giorno che lo sono –Sakuragi sospirò un attimo poi decise di proseguire –ho persino chiesto ad Ayako di ripassare i fondamentali  solo per riposarmi un po’ ………”

Aveva deliberatamente aggiunto quella frase  per prevenire i sospetti del suo Kaede, sapeva che durante gli allenamenti l’ aveva osservato e doveva in qualche modo spiegare il suo strano comportamento.

Sakuragi si alzò lentamente dal divano avvertendo ancora un leggero fastidio, nonostante avesse fatto di tutto quel giorno per  non sforzarsi, senza farlo in alcun modo notare si girò sorridente verso Rukawa ancora inginocchiato sul divano con gli occhi fissi su di lui.

“Vedrai che con un po’ di riposo starò bene e poi potremo fare tutto quello che vuoi, ok?”

 Gli rivolse un sorriso sperando che non si accorgesse di quanto fosse spento e senza aspettare una risposta si diresse verso le scale dandogli la buonanotte.

Rukawa rimase a lungo disteso su quel divano, non riusciva a credere a quello che era successo, il suo Hanamichi, il suo ragazzo , il ragazzo che amava lo aveva rifiutato senza una ragione plausibile…si..perché lui non aveva creduto a quella semplice scusa, magari anche vera ,ma poco probabile , c’ erano state volte in cui anche dopo gli allenamenti più massacranti in vista dei campionati loro avevano fatto l’ amore fino alla mattina senza che uno dei due si lamentasse per la stanchezza…..no…

E quelle parole “poi  potremo fare tutto quello che ‘vuoi’..”…..perché quello che vuoi e non quello che vogliamo?Non provava anche lui le stesse sensazioni e desideri?…..Quel pensiero solo lo faceva  impazzire……………….no……c’ era qualcosa…..

c’era qualcosa che non andava…ora ne era convinto.

Si alzò lentamente salendo le scale, entrato in camera non fece fatica ad abituarsi al buio , distinse la figura di Hanamichi rannicchiata sotto le coperte, ascoltò il suo respiro regolare e spogliatosi si stese nel suo lato del grande letto, si girò una volta sola rimanendo a fissare la nuca dorata del suo amore descrivendosi e immaginandosi  con gli occhi i movimenti che avrebbe voluto fare con le mani su quel corpo, passarle sulle spalle per scendere ad accarezzare le scapole, seguire la sua spina dorsale ricoperta da quella pelle morbida fino ad arrivare…

….si girò di scatto cercando di addormentarsi se solo avesse continuato a pensarci , l’ avrebbe afferrato, svegliato e violentato ,ma quello non era certo il modo di risolvere i problemi…….si concesse un sospiro e si addormentò.

Con un brivido freddo Sakuragi  si destò in mezzo all’ oscurità, doveva essere ancora notte , si girò rabbrividendo, tirò su le coperte che gli erano scivolate addosso e osservò la figura stesa accanto a lui.

Vicina ma distante.

Avrebbe voluto avvicinarsi e stringerlo e farsi abbracciare……….ma come poteva pretendere una cosa del genere dopo averlo rifiutato..

….aveva dovuto rifiutarlo mentre invece lo desiderava …lo desiderava fino a stare male eppure aveva paura , in quel momento aveva bisogno di quell’ abbraccio……ma non lo poteva chiedere…….

Si rigirò disperatamente cercando di riaddormentarsi tra i brividi di freddo, una lacrima scivolò sulla sua guancia pensando che prima , quando tutti questi problemi non c’ erano, non aveva mai avvertito il gelo invernale con accanto il suo Kaede …………………. nemmeno per una notte.

Continua….

Grazie a tutti coloro che leggeranno questo capitolo…..dedicato a tutte le ragazze di questo sito…