Calore – Capitolo 9 di Mel

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Calore

parte IX

di Mel

Sdraiato sul divano  Rukawa lasciava che i suoi capelli si confondessero con il blu scuro dei cuscini , pensava ……aveva detto di sì a Sendoh ……..si conoscevano da tempo , incontrandosi ai campetti avevano giocato spesso insieme , li si poteva definire…………. amici , ma non erano mai usciti per puro divertimento …….e lui gli aveva detto di sì…………ma solo quando Sakuragi era uscito ……solo quando era stato sicuro che lui li stesse sentendo aveva deciso di accettare ……  ……per farsi sentire …per farlo sentire a lui? ………….si…. voleva che lo sentisse perché non sapeva che erano solo amici , voleva che lo sentisse  e …e  che fosse……………….geloso?.

……….si ,geloso come lui si era sentito ogni volta vedendolo con Mito…………voleva che sentisse e che provasse gelosia …che capisse quanto aveva  sofferto lui e  quanto in effetti poteva trovarsi bene anche con un altro ragazzo, quanto fosse libero……………………………….

..ma come poteva lui stesso illudersene veramente……lui libero?…….no….non lo sarebbe mai stato fino a che avrebbe avuto accanto quel  ragazzo dai capelli rossi ……no…..non lo sarebbe più stato  ……………ed ora stava impazzendo……un’ altra sera senza Hana, senza poterlo guardare, senza toccarlo , senza sentirlo accanto e sarebbe impazzito…………….lo sentiva …………….gli mancava , tanto …come l’ aria , come il respiro …….stava impazzendo………

Stava impazzendo…..quelle parole gli tornavano alla mente ……..aveva sentito il suo Kaede accordarsi per uscire con un altro………..

…..lo stava forse perdendo? …………….no..no, non voleva …..

“Kae..”singhiozzò affondando il viso tra le  mani  nel suo letto.

“Kae….n.non  mi lasciare…t.ti pre.go”altri singhiozzi gli tolsero il respiro ……………..stava male , stava morendo, impazzendo ……

..lo voleva, accanto a sé , con lui, nelle stesso letto, insieme …………………………lo amava…..lo amava da morire…

Si passò una mano sul viso e prendendo la giacca corse fuori a rincorrere l’ ultimo treno.

Rukawa si alzò lentamente , il campanello suonava da un po’ , ma lui non aspettava nessuno , non voleva vedere nessuno……decise di ignorarlo , poi sentì una voce chiamarlo , quella voce chiamarlo……..

Si avvicinò e piano aprì la porta , Sakuragi era lì davanti , la giacca sbottonata , il respiro veloce….aveva corso…

Rimasero a guardarsi , silenziosi.

Rukawa si fece da parte e Sakuragi entrò.

Si diressero in salotto, cessati i loro passi ritornò il silenzio.

A disagio Hanamichi si alzò dal divano dopo qualche istante.

“Prendo un bicchiere d’ acqua”

Rukawa non rispose.

Cosa ci faceva lui  lì? Perché era venuto a quell’ ora…di corsa?

Tornato da Rukawa , Sakuragi  lo guardò a lungo……..quando era entrato e l’ aveva visto aprire la porta , riconoscerlo, farlo entrare…si era sentito bene…..improvvisamente tutta l’ angoscia che aveva provato solo in casa era sparita, portata via da quei due occhi profondi e stupendi…………….come poteva pensare di non stargli accanto….non poteva….non poteva ……..quell’ amore era diventato un marchio….a fuoco , indelebile sulla sua pelle , sul suo corpo, nel suo cuore ………e bruciava …ora bruciava ………………..mentre intensamente incontrava il suo sguardo.

“Posso dormire da te?”chiese in un sussurro Sakuragi.

Rukawa incontrò il suo sguardo…senza sapere  cosa rispondere…………..erano arrivati a chiedersi una cosa che sarebbe dovuta essere normale tra loro…….cosa poteva pensare ancora ……cosa aveva ancora da pensare…il ragazzo che amava gli chiedeva di dormire con lui………

“Hn – rispose e alzandosi spense la luce del salotto –andiamo”

Passando per uscire da quella stanza buia Hanamichi sorrise e seguì  il suo ragazzo al piano di sopra.

Si spogliarono in silenzio, sfiorandosi con gli sguardi.

Rukawa  si distese sul letto dalla propria parte ………non osava avvicinarsi a lui….non dopo l’ altra sera …….non gli avrebbe chiesto niente……………….Sakuragi lo seguì e spensero la luce.

Al buio Hanamichi sospirò debolmente , lo aveva accanto , ma sembrava non bastare ……lo voleva vicino a sé , ancora di più, non poteva chiedergli niente …non poteva chiedergli di stringerlo e basta …..ma aveva ancora un modo per farsi abbracciare …uno solo…..doloroso ..che faceva paura ….ma l’ unico che poteva permettersi….

Schiuse le labbra parlando lentamente.

“Kaede …mi dispiace per l’ altra sera ….”

Silenzio.

Continuò sapendo di avere la sua attenzione.

“Davvero  mi …dispiace”

Si avvicinò , superando quella metà del letto diventata la loro barriera e lo sfiorò delicatamente .

Rukawa si girò incontrando nella penombra i suoi lineamenti ….il suo profumo ……

“Kae…se tu vuoi……io sono qui….”sussurrò contro il cuscino quel ragazzo dai capelli rossi.

Lui lo guardò intensamente …….perché…perché si comportava così…….perché era così dannatamente dolce  ed eccitante …….?

“Kae…se..vuoi ..io” le sue parole si spezzarono in un ansito imbarazzato.

Un’ offerta .

Si offriva.

Così.

Innocentemente.

Kaede chiuse gli occhi…….come poteva resistergli …..aveva deciso di non toccarlo …non voleva commettere sbagli ai quali non avrebbe potuto più rimediare in quel rapporto così teso da sembrare invisibile…….…..ma quello….quello era un chiaro invito…….

…..il suo corpo rispose prima della sua voce, accostandosi a quello dell’ altro……….e Hanamichi lo stava aspettando…..lo voleva dentro di sé , solo accanto non gli bastava ……non gli bastava perché quella sera  si era reso conto di cominciare a perderlo……ed il dolore di questa convinzione era stato molto più forte di tutto il dolore che aveva provato nel fare l’ amore con lui, aveva fatto sanguinare il suo cuore molto più di quanto avesse sanguinato il suo corpo………….e doveva fare qualcosa se non voleva morire ……….doveva fare qualcosa  con lui……………………………………………………………………………………………poteva solo offrirsi.

Kaede lo sentì vicino a sé …..in attesa…al suo primo movimento salì su di lui , scendendo lentamente con la bocca verso quelle labbra….

…si fermò …………………..il ricordo della sera precedente attraversò come una fitta la sua mente…………..era stato rifiutato….quelle stesse labbra che ora stava per toccare si erano scostate , girandosi in un’ altra direzione……………….perché …perché stava pensando  a quello proprio in quel momento………?

Hanamichi lo stava aspettando…..anelava con desiderio e paura a quel primo contatto….perché dopo sarebbe stato seguito da ben altri contatti………ma lo sentì fermarsi e lo stesso pensiero attraversò anche la sua mente   ……..la sera precedente l’ aveva rifiutato , voltandosi……….ma non avrebbe assolutamente voluto …… era stato costretto……..

…….’Kaede ti  prego ….comprendimi ‘ …..pregò in silenzio……era inutile lo sapeva fin troppo bene…….lo vedeva rimanere fermo…senza decidersi a baciarlo………

…..e quel ragazzo moro  non sapeva cosa fare….quelle labbra lo avrebbero accettato?…….si sarebbero scostate ancora una volta?……se lo  avessero fatto sarebbero state morte e non solo dolore…….morte per lui e per il suo cuore……………………..morte.

Hanamichi lo aspettava…..lo aveva sempre aspettato …e ora pregava…quasi gridando dentro di sé…………………..

‘….ti ..prego..ti …prego …baciami, baciami…..ti supplico…..amore mio…..’

…Kaede rimase immobile, i respiri si mescolavano, ma sfuggendosi a vicenda per pochi millimetri , lui lasciò che quella distanza aumentasse alzando il viso……….

‘..ti prego….non avere paura……..ti supplico…non avere addirittura paura di avvicinarti……paura di baciarmi, paura che mi allontani…..ti prego…..baciami…come posso stare lontano da te …….farò qualsiasi cosa…..qualsiasi ….kami ti prego….Kaede ti …supplico…………………………………….baciami’

Kaede chiuse gli occhi , lo strinse e baciò il suo collo, scendendo giù, sul petto.

Hanamichi fissò il soffitto …………….disperazione …provava solo quella ……………

No…no…NO NO NO NO.

Non si sarebbe arreso  così ……lui poteva avere tutte le sue giustificazioni …………ma non poteva negargli anche quell’ unica consolazione …….prese il viso di Rukawa tra le mani sollevandolo dal suo addome ……..lo guardò mentre lo avvicinava al proprio……

…tra poco avrebbe sofferto le pene dell’ inferno solo per sentirlo dentro di sé e lui…..lui non lo baciava nemmeno?…..no ..stavolta non avrebbe chiesto o atteso …………avrebbe preso ………..solo per una volta poteva permetterselo …….

Lo baciò unendo le loro labbra a lungo, aprì le proprie per invitare il suo amante ad entrarvi , le leccò , piano ,senza mai togliere le mani da quel viso…come avesse paura  che nel momento in cui lo avrebbe lasciato lui si sarebbe scostato……………ma erano ancora uniti ed era un attimo di felicità anche quello.

Ciò che accadde dopo fu solo dolore.

Kaede riprese fiato , lo accarezzò debolmente, scendendo verso il basso, intrecciò le loro gambe ed entrò in lui con un’ unico movimento…….la sofferenza fu indescrivibile ……………ma ,con il ricordo di quel bacio ancora sulle labbra, il ragazzo dai capelli rossi si fece forza …doveva resistere almeno fino a che non avesse sentito il suo seme nel proprio corpo…..poi avrebbe anche potuto perdere i sensi…………ma prima voleva sentirlo……voleva accertarsi di star venendo amato…..da lui.

“Ka..e..de”

Pronunciando il suo nome , lo sentì venire e sorridendo si abbandonò tra le lenzuola.

Il mattino seguente , all’ alba,  Sakuragi si rigirava nel letto, fitte acute gli trapassavano il corpo, si sentiva male…….guardò il ragazzo addormentato al suo fianco …sospirò………. ora pensava a quel pomeriggio…….Kaede si sarebbe incontrato con Sendoh ………e lui non poteva che lasciarlo andare…non aveva nessun diritto  di impedirglielo….avrebbe voluto averlo quel diritto …ma non poteva …..e allora  non avrebbe detto niente …avrebbe solo cercato di non essere un peso più di quanto non fosse già stato ………….aveva già fatto tutto quello che poteva fare …..aveva messo da parte la paura e l’ amor proprio……….ora poteva solo aspettarsi riconoscenza …pregando che il bacio che aveva  “rubato” quella notte non diventasse l’ ultimo.

Rukawa si svegliò tardi , aprendo gli occhi confuso, venne assalito dalle  immagini di quella notte  e si voltò incontrando il volto del suo Hanamichi , dormiva profondamente , rannicchiato contro il cuscino , nella sua parte del letto……….perché quella notte aveva chiesto amore?……..perché?…………………..poteva essere a causa  di ……………Sendoh?…..perché non era rimasto accanto a lui , perché si era spostato ritornando dal suo lato?……che fosse stato solo un desiderio momentaneo………da parte di entrambi?….Dio cos’ era la cosa giusta da pensare? …cosa?

Si alzò e si vestì.

Le ultime ore della mattina arrivarono veloci, dal letto in cui era rimasto per non far vedere quanto gli sarebbe stato impossibile camminare, Sakuragi osservò il suo ragazzo cambiarsi per uscire .

Aveva già deciso di non dire niente , di non chiedere niente  eppure non aveva immaginato quanto fosse doloroso rimanere in silenzio, lo vedeva aprire la porta ,uscire e scivolare via ……forse solo di casa per un paio d’ ore …………………………………………forse    dalla sua vita…per sempre.

Mentre Rukawa raggiungeva la stazione camminando sotto il cielo appena chiaro, nel loro letto Sakuragi piangeva.

Akira guardò l’ orologio poi nuovamente la strada e ancora l’orologio.

Scorse da lontano la figura alta ed elegante di Rukawa.

Ma Kaede non si accorse di lui, i suoi occhi fissi sulla strada erano persi dietro alle immagini di quel ragazzo dai capelli rossi nel suo letto……fermo….in silenzio…incurante…come se lui non stesse uscendo con un altro…..come se fosse normale …..non gliene fregava niente allora……era quella la verità ……non aveva chiesto dove andava…non aveva chiesto di non andare……niente….non aveva chiesto proprio niente…….prima quando aveva incontrato quegli occhi nocciola che lo fissavano solo in silenzio avrebbe voluto avvicinarglisi, prendere fiato e gridare…………’dimmi qualcosa …non lo vedi che sto uscendo ..me ne sto andando …dimmi qualcosa …….fermami’

………….ma non l’ aveva fatto e con quel silenzio che lo assordava era uscito di casa.

Sendoh lo toccò su una spalla, solo allora Rukawa si accorse della sua presenza.

“Hn”lo salutò guardandolo appena.

“Oh si anche a me fa piacere vederti …si sto bene e tu?” scherzò ironico Akira.

Rukawa lo guardò torvamente e insieme si incamminarono verso il centro.

A casa Sakuragi  si alzò, con il corpo ancora macchiato di sangue scuro si avvicinò ai piedi del letto,raccolse una maglia che era caduta, la maglia che il suo Kaede si era tolto da poco per cambiarsi  e stringendola tra le mani ne inspirò l’ odore , tentando di fermarvi contro le lacrime che sentiva ancora scorrere  sul viso…….appoggiandola delicatamente tra gli altri vestiti si diresse in bagno concedendosi una lunga doccia calda.

I due ragazzi camminavano fianco a fianco per le vie poco affollate del centro, tra poco quelle stesse strade spoglie si sarebbero riempite di persone, luci e colori.

Rukawa non aveva detto una parola , si era lasciato guidare da Akira seguendolo senza alcun interesse, senza rispondere alle sue domande.

“Allora che ne pensi della partita che avete giocato contro di noi? …. Vi abbiamo stracciato , eh?” tentò di  provocarlo il giocatore del Ryonan per ottenere qualche parola.

Rukawa lo guardò appena.

Davanti a loro si aprì, dietro ad un angolo, la veduta del centro commerciale, Sendoh ne seguì con gli occhi i contorni poi si voltò verso Kaede di scatto.

“Ehi che ne dici di andare a comprare dei CD?C’ è un negozio a buon prezzo qui …” sapeva che a Rukawa piaceva la musica , forse avrebbe potuto farlo sentire un po’ più a suo agio prima di arrivare con lui al vero  motivo della loro uscita.

Rukawa accettò annuendo , ma sempre senza molto interesse.

Girarono un po’ tra le varie sezioni musicali, Sendoh lanciava occhiate furtive al  ragazzo che aveva a fianco…era venuto fin lì , vero…..ma non aveva  preso nemmeno  un cd in mano….nemmeno li stava guardando…..faceva finta …ci lasciava scorrere sopra gli occhi, ma solo per inseguire i suoi pensieri…….sospirando Akira gli si parò davanti costringendolo  ad alzare quello sguardo perso……

“Allora tutto bene ?Qualcosa che non va?” disse fissandolo.

Rukawa  si girò.

“No, niente di particolare, la folla e la confusione  mi infastidiscono”mentì , non c’ erano molte persone a giro…

Sendoh sospirò alzando gli occhi …………poteva trovare una scusa  più credibile …almeno impegnarsi un po’ ………………….poi prese al volo quell’ occasione  sorridendo…..

“Senti possiamo andare a casa mia e allontanarci dal caos del centro, che ne dici?”

Kaede lo guardò un istante poi accettò.

Insieme uscirono dal centro commerciale e si diressero verso l’ abitazione dei Sendoh.

In silenzio.

A casa di Rukawa Sakuragi, steso sul divano, guardava continuamente l’ orologio, soffrendo, sperando che lui tornasse presto, che magari non fosse proprio andato…. non sapeva nemmeno cosa voleva….forse solo smettere anche solo per un attimo di provare tutto quel dolore …

….ma non dipendeva più da lui ormai……aveva donato tutto sé stesso…si era come venduto…comprato dall’ amore che Kaede una sera gli aveva confessato ed ora la sua felicità non gli apparteneva più……………….era nelle mani di quello splendido ragazzo …….come tutto il resto.

Continua………