Looking at the same stars – Capitolo 3

I diritti di Slam Dunk sono del magico Inoue.

Ringrazio tutti quelli che mi stanno seguendo in questo review, e che hanno commentato sia sul sito che via email. Spero che i commenti e le critiche fiocchino!! Le attendo con enorme piacere!! Per chi volesse contattarmi in privato come sempre la mia email è. shaka_della_vergine@email.it Grazie.


Looking at the same stars

Parte 3: Your love for me

di ShaKa

Quando arrivo a scuola questa mattina incontro Yohei. E’ sorpreso, non mi aspettava così di buon ora! Dopo esserci salutati andiamo alla caffetteria vicino all’istituto. Visto che è uno dei rari giorni che arrivo presto, ne approfittiamo per fare colazione insieme e chiacchierare un po’.

Allora Hana cosa hai combinato, ti aspettavamo ieri sera alla sala giochi, ci hai dato buca…ultimamente lo fai spesso…”

“ Scusa Yohei, mi sono addormentato…”

Ah! Ecco che si spiega come mai questo arrivo in anticipo oggi” ride lui, meno male l’ha bevuta.

Mi rompe mentire al mio migliore amico, io odio mentire! E molte volte non ci riesco nemmeno… ma non credo di avere scelte, almeno per ora.

Mentre siamo seduti al tavolo entrano delle ragazze, mi giro e noto che Haruko è tra loro. Inutile dire che impallidisco all’idea di ciò che è successo ieri tra me e Kaede per colpa sua, e penso che prima o poi dovrò affrontare questa situazione. Anche se è difficile scegliere…io non so come lei potrebbe prendere questa cosa. Da parte mia le voglio molto bene… se non fosse per lei non avrei mai iniziato a giocare a basket, tutti i miei primi miglioramenti li devo a lei, il fatto di aver incontrato Kaede lo devo a lei…in un modo o l’altro ci siamo affezionati l’un all’altro, anche se poi io ho scoperto che il mio non era amore…

Non voglio perderla, ma non voglio nemmeno perdere Kaede…

Haruko mi vede e mi saluta con la mano, viene a sedersi vicino a me. Yohei sorride come un ebete guardando le amiche di lei,

“ Harukina dolce…” esclamo io come sempre.

“ Ciao Hanamichi” mi dice lei sedendosi vicino a me e dandomi un bacio sulla guancia.

Le sue amiche si uniscono a noi, e devo dire che passiamo un simpatico quarto d’ora a chiacchierare tutti insieme. E’ un modo tranquillo di iniziare la giornata che non mi dispiace, anche se forse avrei voluto iniziarla con qualcun altro al mio fianco… inutile … il mio pensiero fugge sempre da lui…

Sospiro guardando fuori dalla vetrina.

Mentre siamo seduti a parlare Haruko non fa altro che stringersi a me, e devo dire che nonostante l’innocenza della cosa sento un fastidio leggermente crescente….

Dopo ci indirizziamo tutti a scuola, la mia ragazza mi sta avvinghiata come una seppia al braccio, e io comincio a non sopportare questa cosa, mi guardo intorno,quasi terrorizzato dal fatto che potrebbe vedermi Kaede, e vista la sua gelosia sono terrorizzato dal fatto che potrebbe reagire pure peggio questa volta! Pian piano tento di allontanarmi da lei e alla prima scusa la stacco dal mio braccio.

“ Ci vediamo dopo…” mi affretto a dire con fare imbarazzato, poi mi dileguo per i corridoi. Tutti restano allibiti. Ma preferisco così. Quando son ben lontano mi fermo e mi dirigo in classe.

Chissà la mia volpetta che starà facendo…? Ad un tratto vengo distratto dai miei pensieri da una strana vibrazione che arriva dalla mia tasca, vedo…mi è arrivato un messaggio sul cellulare, vediamo un po’ chi è… resto sorpreso, è Haruko.

Sei fuggito così in fretta che non ho avuto il tempo di ricordarti che stasera dobbiamo uscire, non dimenticarti di venirmi a prendere alle cinque a casa mia, ti amo Haruko”.

Mi sento un pezzo di merda.

Sono questi i momenti che fanno sprofondare una persona dal piedistallo dove sta, e perdere la considerazione di sé stesso…eh già sono proprio un tensai…di guai…accidenti a me…

Stasera avevo progettato di passare il tempo con Kaede, e adesso…? Cavolo, ma perché deve essere tutto così complicato!!?

Mi scoppia il cervello a pensarci. Non posso non andarci, Haruko ci rimarrebbe male…ma Kaede…oddio! Non so che fare!!!!!!

Ma temo che il destino non mi metta molte scelte in mano…

Alle 17 sono davanti casa Akagi. Haruko scende, è davvero molto carina questa sera, le sorrido.

Insieme andiamo al cinema, poi a mangiare qualcosa in un locale vicino.

Chiacchieriamo tutta la sera, sto bene con lei, sarà frivola… però mi fa stare bene.

Tutto questo però non toglie che vorrei poter volare via da qui e andare dal volpacchiotto.. ho dovuto dirgli che non potevo andare da lui questa sera, lui ha capito da sé il perché, ma non ha detto nulla, si è solo voltato lasciandomi a fissarlo senza poter dire altro. Non siamo nemmeno tornati insieme a casa alla fine delle lezioni. Chissà cosa pensa di me in questo momento…

A fine serata Haruko mi bacia e ritorna a casa. Le sorrido mentre si allontana, ma il mio primo pensiero dopo essere andato via e dirigermi a casa della volpe…

Quando suono il campanello di casa sua mi tremano un po’ le mani.

La porta si apre e lui è davanti a me, ha un aria molto assonnata, sorrido:

Sempre che dormi volpaccia, eh?” sussurro dolcemente,

Avrei preferito continuare a farlo…” mi dice sbuffando con un tono che tutto ha tranne dolcezza. Si allontana dalla porta. Ma io lo afferro per la vita, e lo stringo a me. Porto le mie labbra alla sua nuca, aderendo il mio torace alla sua schiena muscolosa.

Mi sei mancato tanto…” sussurro, ma lui non risponde, si scioglie dal mio abbraccio, e si avvia in cucina. Noto che è più freddo del solito, e so che è colpa mia.

Dopo pochi minuti siamo seduti al tavolo della cucina. Beviamo due succhi di frutta. Il silenzio è così pensate tra di noi. Mi decido io di interrompere l’atmosfera:

Kaede senti…” balbetto, lui si gira e mi guarda, “ so che sei arrabbiato con me …io vorrei farti capire che …” ma mi blocco fulminato dal suo sguardo severo, evidentemente si aspettava questo discorso da me..

Senti io non ti voglio mentire…non voglio che travisi il mio comportamento con lei…”

Travisare?… Non dovrei travisare cosa? Che oggi alla caffetteria ti stava addosso come un polipo?”

Il succo di frutta mi va di traverso mentre comincio a tossire convulsamente, ma come diavolo sa che eravamo alla caffetteria questa mattina, io non l’ho visto!

Kaede si alza camminando fino a trovarsi di fronte a me, abbassa il viso alla mia altezza.

Io non amo legarmi alle parole, e penso che questo lo abbia capito anche tu! … Io preferisco i fatti, e i tuoi, do’aho, parlano per te!” me lo sibila con voluta freddezza, per poi allontanarsi

Aspetta Kitsune!” lo inseguo, gli afferrò il polso e lo tiro verso di me… lui tenta di liberarsi, ma io lo stringo forte, comincio a baciargli le labbra, e nonostante la sua resistenza iniziale in pochi attimi siamo di nuovo aggrovigliati, persi nella passione più coinvolgente…

A tentoni camminiamo fino al salotto, urtiamo contro il bordo del divano, e finiamo per caderci sopra. Continuo a divorare le sue labbra di baci… a toccarlo sempre più avidamente…

Lui risponde energicamente, con ardore… e so che adesso non voglio sapere nulla di tutto quel che ci succede, a me basta stare con lui per dimenticare il resto del mondo, per dimenticare tutto…ma non voglio che questo diventi un modo per evitare le discussioni, per risolvere i problemi, e voglio che anche lui lo capisca,

Come devo fartelo capire…io voglio stare con te, tu sei l’unica cosa che ha importanza per me!”

Il mio è come una supplica, ma quando mi arriva il suo pugno che mi allontana, torno alla realtà, lo sguardo severo di Kaede mi fulmina , io non capisco più nulla.

Volpe ma che cavol…”

Dimostramelo!” mi sibila.

Questa non gliela faccio passare, rispondo al suo pugno con un altro di stessa intensità, ed ecco… siamo passati di nuovo dai nostri attimi di passione ad un litigio…

Tu pensi che sia facile per me?? Non è colpa mia se le voglio bene! Come non è colpa mia se ne voglio a te!!” Kaede si blocca, so che l’ho sorpreso perché… non gli ho mai detto di volergli bene, ma so che questo non gli basterà per passare su tutto quello che gli sto facendo…

Vattene!” è questa la sua richiesta, che mi mette davanti in tono che non permette repliche, “ non voglio più vederti!”

Kaede no! Io non voglio che tutto questo finisca…noi non…” lui si rialza, si mette davanti a me, piantandomi le mani alle spalle

Non esiste un noi…non è mai esistito… e ora levati dalla mia vista” mi spinge via, ma io lo fermo, “io ti voglio Kaede, voglio tutto di te…ti desidero…” quelle parole mi fanno rabbrividire, e anche lui si blocca quando le dico, “io voglio amarti, sentirti mio…perché non lo capisci…??”

Perché mai dovrei permettertelo….vorresti umiliarmi anche così…??!?!?!”

Tu la metti tutta su un piano d’orgoglio, vero? Come se un gesto d’amore potesse toglierti l’ostinata patina di ghiaccio che ti sei incavato tra te e il mondo, ma lo vuoi capire che un gesto d’amore non è un umiliazione…non ti può togliere niente…!!”

Kaede mi rivolge l’occhiata più gelida che i miei ricordi possono riportarmi alla mente, come a dirmi perché non mi dimostri TU qualcosa…?!?”

Un accusa. Che mi ferisce molto più di quanto pensassi.

Vattene Hanamichi…” sembra una ordine il suo, anche se per un attimo avverto un tremito spezzare la sua voce… si scosta da me, mi da le spalle, in un gesto di inequivocabile richiesta.

Non mi ha mai chiamato per nome, e questo suo farlo adesso è segno di quanto sia arrabbiato e risoluto.

Kaede … ti prego…” Ma lui nemmeno mi ascolta.

Rimango a guardarlo e mi rendo conto che dobbiamo affrontare questa inutile situazione… per colpa mia, per la mia indecisione… la mia vigliaccheria…

Lo sto perdendo… e non riesco a trovare un modo di impedirlo!

Vorrei capire cosa voglio davvero…poter abbattere il mio orgoglio e capire cosa è più importante per me: una storia con una ragazza, da perfetto eterosessuale, che agli occhi della gente mi faccia bello, o lui…un ragazzo come me, dal carattere difficile e silenzioso, che mi porterà non pochi guai e pregiudizi…

Io non li voglio tutti questi problemi! Voglio vivere come facevo prima…spensierato… a bighellonare in giro con gli amici… a fare il cascamorto con le ragazze e collezionare rifiuti! Basta! Questo va oltre le mie possibilità! Mi volto, deciso ad andarmene e non tornare mai più in questo posto.

Esco dalla sua casa, e dalla sua vita, e per un attimo penso che forse è meglio finire quest’assurda storia, cominciata per e con, una persona assurda, che non riesco a capire, ne a conoscere…

Cammino per strada.

Sono passati pochi minuti da quando sono andato via da casa di Kaede. La mia rabbia sembra sbollire e lasciar posto ad un grande senso di impotenza, di disagio… mi rendo conto che mi sono fatto trasportare dalla mia impulsività.

Nessuno più di me sa che Rukawa non è quel che sembra, e ne ho avuto la prova in queste settimane… lui è del tutto diverso dalla fredda maschera che mette davanti al mondo, dentro di lui c’è tanto che vale la pena di scoprire, e io adesso…l’ho perso….

E’ l’unico pensiero che mi viene in mente è quello.

Mi stringo nel mio giaccone, fa freddo questa sera. L’inverno sta arrivando, e tutto intorno sembra più cupo… più freddo… fisso delle foglie secche sparse lungo il mio cammino….. e improvvisamente ……

…………..sento una fastidiosa sensazione che mi punge agli occhi, quasi non ci credo…

… lacrime…

****

Il giorno dopo vado a scuola, anche se davvero non vorrei, mi sento distrutto. Non ho voglia di seguire le lezioni, così salgo in terrazza. Nelle ultime settimane stare in questo posto mi ha fatto sentire davvero bene, è qui che venivo sempre con lui a pranzare e passare insieme quei pochi momenti che ci erano concessi.

E’ strano come in una sola settimana questo posto sia divenuto così caro, e prezioso per noi.

Mi affaccio alla ringhiera. Il panorama da qui è davvero bello. Sento il vento sfiorarmi, è gelido, rabbrividisco.

Hanamichi, cosa ci fai qui…?” è una voce conosciuta quella che mi sveglia dai miei pensieri. Haruko…

Si avvicina, e si appoggia anche lei alla ringhiera. Tra di noi c’è una piccola pausa di silenzio.

Che ci fai qui…?” chiede nuovamente.

Per un attimo la fisso, e mi chiedo cosa mi abbia mai attratto di lei…non riesco più a vedere ciò che è dentro il mio cuore.

Lei si avvicina a me, mi stringe la mano, innocentemente cerca i miei baci, ma io non posso… non me la sento…. non più……. sento la testa che mi scoppia, mentre in un attimo rivivo gli avvenimenti delle ultime ore.

Mi tiro indietro.

Lei è sorpresa, soprattutto per la mia espressione terribilmente seria e sconvolta.

Hanamichi, c’è qualcosa che non va??”

Haruko…io …io non posso…”

Basta! E’ una sensazione che mi soffoca, non posso continuare così, ho già perso Kaede per questa maledetta storia, adesso basta!

Haruko…” lei mi guarda in attesa, “ ..noi non possiamo più stare insieme…”.

Lo stupore è sul suo volto. Ho pronunciato quelle parole tutte insieme senza pensare alle conseguenze.

Ma…ma…ho fatto qualcosa di sbagliato Hana- kun?” mi dice con tono tremante e sorpreso.

No..non è colpa.. tua…” balbetto. Lei mi guarda, si scioglie da me, aspetta che io giustifichi le mie parole. Io mi siedo sul muretto davanti a lei. Tiro un respiro profondo, e mi decido… le spiegazioni dovrò darle, e anche molto convincenti, me ne rendo conto da solo.

Vedi Haruko…noi non possiamo più stare insieme…perché vedi io…io… non posso ricambiare i tuoi sentimenti…”

Ti piace un’altra??” chiede lei con gli occhi lucidi. La guardo, la sua espressione ferita sembra incrinare qualcosa dentro di me. Da un momento all’altro potrebbe scoppiare a piangere, ma adesso che ho cominciato non voglio tornare indietro. Scuoto la testa.

No, Haruko…non posso ricambiare i tuoi sentimenti perché…io..vedi…io…s.sono o..omosessuale…e provo… già qualcosa ….per un ….ragazz.o…”

Haruko non sa cosa dire. La vedo colta allo sprovvisto da questa mia confessione, non sa se credermi.

Hanamichi, dimmi che è uno scherzo, ti prego…” mi supplica. Ma il mio silenzio è peggio di una tagliente conferma.

Non riesco a guardarla in faccia, immaginando la sua reazione. Ed infatti non tarda ad arrivare … mi arriva uno schiaffo. Non me l’aspettavo, lo giuro! La guardo, è lei piange, ferita come non mai. I suoi occhi… sono pieni di emozioni… delusione, un’ immensa tristezza…ed odio … e forse è quello che in questo momento mi fa più male di tutto.

Mi fai schifo!” mi dice in un impeto.

Ti prego Haruko, perdonami…non volevo prenderti in giro…” le dico, ma lei mi colpisce di nuovo,

Mi fai schifo, come mi fanno schifo tutti quelli come te, siete dei pervertiti!!- mi grida contro, ed è come se il cervello si staccasse, lasciando che Haruko riversi su di me fiumi di parole… di insulti…. e poi scappi via in lacrime. Non riesco a fare niente, rimango seduto sul muretto. Guardo il pavimento.

Ecco, è fatta…adesso mi sento sprofondare più di prima. E’ come se mi fossi tolto un peso dal cuore, ma al petto sento una stretta che fa male, ho perso Haruko, ho perso Kaede…non ho saputo decidermi in tempo …se solo avessi avuto più coraggio… vorrei solo cominciare tutto di nuovo, da zero…

***

Torno alla realtà dopo pochi minuti, quando la voce di Yoehi mi chiama:

Hanamichi, che fai qui ? Ehy tutto ok?” mi ripete preoccupato.

Io lo guardo, poi… abbasso il volto e comincio a piangere. Non ce la faccio più…perché tutto questo a me?…

Yohei non capisce cosa succede, mi osserva senza dire nulla.

Mi rimane al fianco per un tempo indefinito. Aspetta che finisca di piangere e singhiozzare, poi parla:

Hanamichi, sono giorni che ti vedo diverso, mi dici bugie, scompari misteriosamente, ci dai buca in sala giochi, non sei più tu…c’è qualcosa che non va? Non vuoi ancora parlarmene?” io alzo la testa, riconosco lo sguardo del mio migliore amico, della persona con cui sono cresciuto, e che conosce tutto di me.. ma ho paura che se gli dicessi tutto, lui mi giudicherebbe come Haruko, come un pervertito abominevole…

Ma il mio amico mi sorprende…

E’ per Rukawa vero?” mi chiede, io lo guardo con stupore, “ Non chiedermi come l’ho capito…” mi sorride per poi sedersi ai piedi del muretto, “ vuoi raccontarmi tutto?” mi chiede e io annuisco.

Gli accenno al fatto che io e Rukawa stavamo insieme poi mi fermo e lo guardo, tentando di capire cosa pensi,

Non ti faccio schifo…?” chiedo incerto, dopo una pausa nel mio racconto, sapendo che questa domanda butterà una seria ipoteca sulla nostra amicizia.

Perché dovresti.. Hana … se ti dicessi che non sono sorpreso… mentirei, ma tu sei il mio migliore amico… e i tuoi gusti sessuali non possono in alcun modo darmi fastidio…”

Sorride in modo imbarazzato,

Comunque ammetto che ti sei scelto una persona un po’ difficile da gestire…” ride, e io con lui, asciugandomi le ultime lacrime che mi segnano il volto con la manica della giacca.

Già…” sorrido tristemente.

Continuiamo a parlare, e finisco con il raccontargli tutto, fino alla mia confessione ad Haruko di poco fa.

“ Era prevedibile che non la prendesse bene…- commenta lui.

“ …Sono stato stupido a sperare che lei capisse…”.

Non può Hanamichi, è innamorata di te…”, Yohei ha ragione, annuisco abbassando lo sguardo.

Sono una frana…mi sono fatto lasciare da Kaede per Haruko, e da Haruko per Kaede…”

Beh sei il mago dei 50 rifiuti, un motivo ci sarà se hai il primato dei due di picche, no?” ride, ma io subito entro in escandescenze, come si permette di prendermi in giro.. gli tiro una testata, così impara, impertinente…

Scherzavo, animale!” mi dice lui con le lacrime agli occhi, mentre si passa una mano sulla fronte, poi mi chiede:

Che farai adesso?”

Rifletto un attimo, poi dico la verità.

Ho deciso di ritirarmi dal club di basket!…”

Ma sei ammattito…???”

Non voglio più vedere nessuno dei due, starmene in pace, voglio ricominciare da zero, e cambiare aria…” e in questo momento lo penso davvero, non ce la faccio ad entrare in palestra e vederlo… non ce la faccio a sopportare il suo sguardo freddo…… sopportare di non non poterlo più sfiorare…impazzirei a non sentire più il suo calore sulla mia pelle…

**

.Quel pomeriggio in palestra il nonno resta sorpreso dalla mia richiesta.

Sei sicuro Sakuragi?” mi chiede. E io annuisco.

Si…nonnetto, lo so che senza il grande tensai la squadra non ha futuro…ma preferisco così…” gli dico, lui annuisce.

Mi inchino per salutarlo, poi vado a raccogliere la mia roba. Mentre sto per entrare negli spogliatoi palestra incrocio la volpe sulla soglia, lui non mi guarda nemmeno e prosegue per la sua strada. Io entro, e dopo aver recuperato le mie cose vado a casa, non voglio vedere più questo posto…seppellire tutti questi ricordi che mi stanno martellando la testa. Addio Kaede…addio basket…

Owari (continua…)