Innocenza rubata – Capitolo 4

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I personaggi di Slam Dunk non mi appartengono, e i suoi diritti sono del grande Maestro Inoue, quindi io non ci guadagno nulla, non fatemi causa tanto non ho un soldo -.- ” Ahimè!

Innnocenza Rubata

di ShaKa

Parte IV

Le settimane volano veloci, l’estate ormai è arrivata. Io e Kaede continuiamo ad allenarci in giardino, e poi facciamo lunghissime passeggiate in spiaggia, insieme.

Da qualche tempo il nostro è come un muto accordo. Io lo seguo nelle sue lunghe passeggiate e lui, semplicemente gioca con me, per delle ore, ogni pomeriggio. Ci limitiamo a camminare sulla sabbia calda a piedi nudi, Kae pensa e riflette, e io cammino al suo fianco, in silenzio. Dopo torniamo a casa e giochiamo. A volte non ci fermiamo nemmeno dopo il tramonto, e rimaniamo a tirare finchè la poca luce che ci circonda ci rende impossibile vedere anche l’anello del canestro.

Kaede è sempre lo stesso, e non ama molto parlare di questa sua scelta… quella di aver ripreso in mano quella sfera arancione che aveva abbandonato. Ma infondo, io non gli ho mai chiesto spiegazioni. Mi è bastato sapere che non avrebbe rinunciato a qualcosa di così importante per lui. E anche ora la cosa più importante rimane questa.

Non è tornato ad allenarsi al campetto, né a scuola, ma per adesso mi basta sapere che lui abbia preso in considerazione di farlo. Quando poi si sentirà abbastanza forte per affrontare i suoi ricordi sarà lui stesso a decidere di tornare. Quantificare un tempo non è possibile, come non mi è possibile definire tutto quello che stiamo vivendo.

Lo osservo giorno per giorno…e ogni volta che lo vedo da solo chiudersi in camera ed ascoltare musica dal walkman…. o lo trovo a farsi una doccia…o quando nel pieno della notte sento che si alza a lavarsi il volto…continuo a vedere su di noi un fantasma, un ombra scura che ci portiamo dietro da tanti, troppi mesi. Parecchie volte mi è capitato di svegliarmi di notte, e sentire i suoi singhiozzi trattenuti, le sue lacrime, nascoste, soffocate in silenzio nel cuscino, per non destarmi dal sonno, e non permettermi di sorprenderlo in un momento di debolezza, e mi viene da pensare: chissà quante sono le paure che mi nasconde ogni giorno, a causa del suo orgoglio. Lo stesso orgoglio che nonostante sia stato ferito, distrutto…. calpestato….continua a guidare le sue azioni. Forse è solo il suo modo di affrontare tutto questo, e sforzarsi, in qualche modo, di trovare un conforto, e un motivo dignitoso per continuare ad essere. Io non riesco a comprendere il suo modo di fare, nè a capire ciò che prova, perchè infondo, di quello che lui ha passato, io non conosco assolutamente nulla. Lui non ne parla, nè si confida….non menziona nemmeno l’accaduto……e se per caso gli chiedo qualcosa cambia discorso, oppure mi fa capire distintamente che non vuole affrontare l’argomento. Non è la prima volta che gli chiedo di farmi i nomi…o comunque di aiutarmi a capire chi siano i suoi aggressori….perchè io so che lui li ha visti, e so che forse li conosceva anche……l’ho capito, da alcune sue parole….dal suo comportamento….e dal suo disagio ad affrontare la discussione…..ma non ho mai concluso nulla, e temo che a questo punto non saprò mai cosa sia successo.

E’ venerdì pomeriggio, e siamo usciti a fare una corsa sul lungo mare. Adesso siamo sulla spiaggia, seduti sulla sabbia calda. E’ quasi il tramonto, e la costa è deserta. Io e Kaede ce ne stiamo in silenzio, a guardare il mare. Tira un venticello piacevole e tiepido. Siamo solo in giugno, e l’aria è ancora fresca e profuma piacevolmente di una primavera appena finita.

Lui se ne sta con le ginocchia piegate, le mani poggiate su di esse, e io guardo le sue mani, notando una delle piccole cicatrici che gli sono rimaste. Senza che nemmeno me ne accorga, mi trovo ad aver allungato una mano, verso la sua. Poggio il mio palmo sul suo dorso, e intrufolo le mie dita tra le sue, stringendole poi. Giro il volto, a incontrare il suo sguardo. I suoi occhi mi fissano, sorpresi, aperti e forse un po’ confusi. Gli sorrido, dolcemente. Rimaniamo ancora in silenzio. Godendoci la nostra presenza reciproca. E finalmente devo dire che inizio anche io ad apprezzare il fascino del silenzio, e di tutte le parole non dette che racchiude.

Un venticello leggero ci investe, e io rabbrividisco istintivamente.

– Ha.na…- mi sembra quasi un sussurro del vento, ma invece è la voce profonda e lieve di Kaede che mi chiama. I suoi occhi blu, e caldi, incatenati ai miei……. e piano…… non saprei dire chi di noi due si sporga per primo…. ci avviciniamo……. unendo le nostre labbra in un casto e dolce bacio, a fior di pelle.

– Potrebbero…vede.rci..- sussurra Kaede, con ancora la mia bocca premuta sulla sua.

– Beh, son sicuro…che sarebbero…molto invidiosi…- rispondo baciandolo ancora.

Ma dopo qualche attimo, e qualche altro bacio, scambiato velocemente, sento la mia eccitazione salire pericolosamente, e decido che devo fare qualcosa, prima che Kaede se ne accorga!

– Ti andrebbe di fare il bagno…?- chiedo,

– Non abbiamo il costume!- mi fa puntualmente notare il volpacchiotto,

– L’ho sempre detto…- lo bacio, – che sei una stupida volpe…- ancora, – Possiamo farlo in pantaloncini!- concludo con espressione soddisfatta della mia trovata. Lo sguardo ironico di Kaede mi fa sorridere,

– Va bene …Tensai!- risponde prendendomi in giro. E così ci sfiliamo le canotte, e lasciando tutto sulla riva ci tuffiamo. L’acqua non è molto calda, ed appena riemergo, a contatto con la temperatura esterna, mi sento gelare. Non è estremamente piacevole, ma serve a farmi calmare un po’! Scrollo la testa per eliminare la quantità di acqua in eccesso tra i miei capelli, Kaede è vicino a me, e propone una nuotata. Mi sembra una buona idea.

E così il volpacchiotto mi trascina in un lunga nuotata, che, al mio ritorno a riva, mi riduce quasi allo sfinimento. Mi butto sul bagnasciuga a riprendere fiato. Kaede si siede vicino a me.

– Se sapevo che mi avresti fatto fare una maratona di nuoto non ti avrei chiesto di fare il bagno!!- esclamo, sentendo poi la sua risata leggera. Lo guardo, e lui si sdraia vicino a me, fissando il cielo, e le prime stelle della sera che luccicano.

Dopo, torniamo lentamente a casa, passando per i vicoli secondari, e meno affolati, camminando vicini, e tenedoci per mano.

Mentre Kaede fa la doccia io inizio a preparare la cena. Appena lui ha finito vado a lavarmi anche io. Dopo aver cenato, o meglio, IO ho cenato, Kaede al suo solito ha solo rigirato il suo piatto per un ora intera mangiandone pochissimo. Andiamo in camera sua. Lui si sdraia a leggere un libro, e io poco dopo mi sdraio di traverso sul letto, appoggiando la testa sul suo stomaco. Inizio a leggere l’ultimo volumetto del mio manga preferito, e nel frattempo mi faccio un po’ accarezzare, dalla mano di Kaede, che di tanto in tanto mi sfiora i capelli.

Quando finisco la mia lettura, alzo il volto, per guardare la kitsune. Il libro che leggeva è appoggiato al suo petto, che, regolarmente, si alza e si abbassa al ritmo del suo respiro: si è addormentato. Piano mi scosto. Alzandomi, e non staccando i miei occhi da lui. Ma soprattutto tentando i non disturbare il suo sonno. Tentoni risalgo fino al cuscino, mi avvicino, prendo il libro, ancora appoggiato a lui, e lo ripongo sul comodino. Mi giro nuovamente verso di lui, e avvicino il mio viso al suo. Con la mano gli accarezzo piano una giancia. Gentilmente. Lentamente. Sfidando la sorte, ma nella consapevolezza che questo non basterebbe a strapparlo al sonno. Mi chino a sfiorare con le labbra le sue palpebre, in piccoli, ripetuti baci. Dopo, scendo, fino alle labbra. E lo sento mugulare, e sospirare. Stacco la mia bocca dalla sua pelle. E i miei occhi vagano sul suo corpo. Senza quasi rendermene conto, un strano istinto e desiderio mi coglie. Con la mano gli accarezzo i fianchi, percorrendo lentamente i contorni del suo bellissimo corpo, coperto dalla stoffa leggera del pigiama, color panna, che indossa. Indugio con la mano su un lembo di pelle scoperta, sul ventre. Tastando con i polpastrelli il tiepido calore della sua pelle, bianca, morbida. Delicata.

Mi sdraio al suo fianco, vicino a lui, e con la mano scendo a tirare la coperta pesante del nostro letto, la stendo, coprendo entrambi. Poi con il braccio mi muovo cingendo le spalle di Kaede, e stringendolo a me. Deposito dei piccoli baci sul sul volto, mentre chiudo gli occhi, e inesorabilmente la stanchezza, e un insistente bisogno di riposo, mi cattura in un sonno che mi rapisce veloce, e senza darmi la possibilità di pensare ad altro…..tranne a questo piacevole bozzolo di calore in cui mi sento racchiuso…. dato dalla vicinanza del corpo del mio volpacchiotto…

Mi sveglio nel mio letto, la mattina dopo, la luce che filtra dalle tende mi infastidisce gli occhi. Mi muovo, per trovare una posizione più comoda, ma quando lo faccio, sento un peso sui fianchi… uno strano impedimento…. Mi accorgo del braccio di Hana che mi tiene stretto a lui per il fianco. Sposto il viso, girandolo verso dietro, tentando di vedere il suo , e lo ritrovo vicino al mio…. il suo corpo che aderisce al mio, il suo petto alla mia schiena …. in un abbraccio dolcemente possessivo. Appoggio la mia mano sulla sua, che tiene intorno a me. La sfioro con i polpastrelli, lentamente, curioso….studiandone ogni piega….ogni linea….sembrano così forti…e quando lo penso sorrido, perchè so che Hanamichi è molto forte…richiudo gli occhi rilassandomi, tra le sue braccia, felice, perchè questa mattina non mi sono risvegliato da solo, come sempre……e ad un tratto mi rendo conto che il mio corpo trema leggermente……Hanamichi nel sonno si muove, stringendomi ancora di più a lui, con il suo braccio……e io……sentendo il calore intenso del suo corpo premuto al mio ho un brivido lungo la schiena…….e succede quello che non mi sarei mai aspettato…….un lieve brivido….che mi accende i sensi…..dopo tanti mesi, il mio corpo che si risveglia, tra le sue braccia……..per la sua presenza….rassicurante……

Piano mi giro nel suo abbraccio, trovandomi di fronte a lui….guardo il suo volto, la sua espressione rilassata……mi infonde una grande tenerezza vederlo così, e mi viene da pensare a tutti questi giorni passati insieme, al suo amore, alle sue attenzioni….a lui……passo il mio braccio intorno alle sue spalle, abbracciandolo a mia volta…..Hana non sembra accorgersene nel sonno, e io mi stringo ancora di più a lui, premendo piano le mie labbra sulle sue. Lo sento mugolare nel sonno…. poi, lentamente, a tratti, inizia a rispondere al mio bacio….socchiude le palpebre, incontrando il mio sguardo…..il suo è insonnolito, velato…lucido……ma dopo qualche attimo….la sua bocca inizia a cercare un contatto più profondo…..e io sento una miriade di brividi scendermi lungo la spina dorsale……fino al ventre…..come una bolla di calore…..Hanamichi mi stringe ancora di più a sè, passandomi entrambe le braccia intorno alla vita, si tende, poi con forza mi trascina sopra di sè….una della sue mani risale fino alla mia nuca, premendomi ancora di più contro di lui……per approfondire il nostro contatto….il mio corpo reagisce istintivamente, tendendosi contro di lui…eccitandosi….sento le sue dita….salire lungo la mia schiena….in una morbida carezza….intrufolandosi sotto la maglia del pigiama….in cerca di pelle da toccare…sfiorare….il suo corpo è così caldo….le sue mani incandescenti…sulla mia pelle….

Gli incornicio il viso….attirandolo verso di me….geme…di piacere….e anche io non riesco a trattenere un ansimo di puro desiderio….piano, si stacca dalle mie labbra, e comincia a riempire il mio volto di baci……ed io mi concentro sulle sensazioni che mi dà, ed è estasiante ed inebriante allo stesso tempo questo turbinio di emozioni intense….che sento….

…………………………………….. ma……

…ad un tratto sento le sue labbra sul mio collo…….il suo respiro caldo sulla pelle….chiudo gli occhi….ma invece di gioirne, la mia mente sembra sfuggire….. richiama ai ricordi frammenti di un passato fin troppo conosciuto……..immagini brevi……a volte indefinite….suoni fuggevoli…..ma che la mia mente ha già rivisto e sentito centinaia di volte…..migliaia…….m’ irrigidisco….improvvisamente, ed è come un secchio d’ acqua gelata mi risvegliasse……….prendo coscenza di quello che sta succedendo…………… coscenza della mia eccitazione…..e di quella di Hanamichi, che turgida, preme contro il mio corpo….contro il mio ventre…..coscenza di quello che stiamo facendo………………. la mia mente…si sconvolge….s’ inorridisce……e una dolorosa, ed acuta fitta mi trafigge…..mentre i ricordi della violenza che ho subito diventano via via più nitidi ai miei occhi….alla mia mente……….tutto riappare….e se avevo minimamente sperato di aver dimenticato….e di poter ricominciare……..mi rendo conto che il mio corpo e la mia anima, non l’hanno fatto….i ricordi sono ancora lì….e con i ricordi… anche il terrore….la paura….il dolore…….la frustrazione ………. l’umiliazione di quel giorno….impresse indelebilmente nella mia pelle….nel mio corpo……. nella mia anima……il mio orgoglio si contorce dentro di me ferito, un’ennesima volta……e in un abbaglio di lucidità provo ad oppormi………

– Hana no!!- esclamo piantandogli le mani al petto, e tentando di mettere distanza tra di noi. Ma lui continua a stringermi senza rendersi conto, e allora ricorro a tutte le mie forze per allontanarlo da me… e quando ci riesco….ricado all’indietro, seduto, tra le coperte. Lui rimane stordito, e spaesato, sdraiato…alza il volto cercando i miei occhi…e cercando di capire…perchè?…. ….Io lo fisso….sentendo gli occhi bruciarmi, e dentro una sensazione forte…frustrante….farsi largo prepotentemente…. un misto a delusione, tradimento….stupore….per quello che stava per succedere tra di noi…e per il semplice fatto che fino a pochi attimi fa….io glielo stavo permettendo….

Il silenzio segna tra di noi l’ innalzarsi di un muro….fatto di paura…ed incomprensione….ed è come se vedessi questi ultimi mesi affogare nel ricordo di quello che è appena successo….come se tutta la serenità e la sicurezza che ero riuscito ad afferrare nuovamente grazie ad Hana e la sua presenza….si fosse frantumata in una fragile bugia….

…………… anche lui in qualche modo ha sentito attrazione per me……e…anche se forse è la cosa più normale del mondo, vista l’intimità che avevamo ragiunto….tutto questo mi ha spaventato…terrorizzato…la sola idea che anche lui….come tutti…in me, abbia visto solo un corpo da possedere…da desiderare…….ed è questo pensiero che mi fa male più di tutto.

Osservo Hanamichi, ormai seduto, portarsi una mano al volto, sugli occhi….e strofinarli, con un gesto stanco…dispiaciuto…..di disagio….

– Mi dispiace Kaede….- la sua voce si incrina impercettibilmente, -…mi dispiace…non volevo….- dice ancora alzandosi e senza guararmi in faccia esce dalla stanza, in fretta. Ma non abbastanza per nascondermi un singhiozzo….e far nascere in me il dubbio che sia scoppiato a piangere….

Sento le lacrime pungermi pericolosamente agli occhi……e uso tutta la mia forza per ricacciarle indietro….mi lascio andare tra le coperte, lasciando andare il respiro….che non mi ero nemmeno accorto di trattenere fino ad ora…..mi giro sul fianco, strofinando la guancia sul cuscino…..e mi accorgo che forse…ho poggiato la testa su quello di Hanamichi….perchè il suo odore, divenuto ormai così familiare per me negli ultimi mesi, mi inonda le narici….ed è così piacevole…..per i miei sensi….apro istintivamente gli occhi, sorpreso dai miei pensieri….e consapevole di quello che provo…..un vuoto …. malinconico….e tristemente doloroso….

Varco il cancello della scuola, entrando nel cortile deserto, e non posso fare a meno di ricordare quello che è successo poco fa…..Rukawa…il mio risveglio…con lui tra le braccia….i suoi baci…..il suo calore….ripenso al suo corpo premuto al mio e mi sento avvampare di desiderio al sol pensiero….come potevo tirarmi indietro?….Come potevo evitarlo?…..Non è da oggi che ho scoperto di desiderarlo…..di amarlo…..non è da quello che è successo questa mattina che ho scoperto le reazioni del mio corpo al suo…..e sentire il suo corpo eccitato premuto al mio mi ha fatto perdere la testa…..fino alla fine ho sentito l’ombra di tutto quello che gli è successo su di noi…….ma lui non si era opposto, sembrava d’accordo….finchè l’ho sentito pregarmi di smettere…..e tentare di fermarmi…..e la cosa più dolorosa che ricordo….è che per un attimo ho pensato di ignorare le sue proteste….ignorare la sua paura…pensando solo a me stesso….e mi sento un verme per averlo fatto…..stavo per prendermi qualcosa che non mi è dovuto…..qualcosa che ho pienamente dimostrato di non meritare….oddio, cosa stavo per fare….COSA???

Mi sembra ieri….il rivederlo in quel letto da ospedale…ferito…trasformato dalla paura in qualcuno di irriconoscibile e fragile….tutte le sue sofferenze….il suo dolore……..come ho potuto pensare che solo il mio amore sarebbe bastato a Kaede per buttarsi tutto alle spalle e ricominciare da zero????….Sono stato un egoista…..un immaturo egoista………ma io volevo crederci ….volevo una speranza….volevo Kaede….non ho mai desiderato qualcuno con la stessa intensità in tutta la mia vita…….

……..sospiro………….

…… e ripenso cosa ho provato stringendolo tra le braccia…..mentre il suo corpo era sopra di me…..i nostri non sono stati degli impulsi……nè tantomeno istinti….è stato qualcosa di più profondo….un desiderio maturato in noi in questi mesi di intimità…….i suoi gemiti….il suo corpo…..le sue mani…….cielo! Devo smetterla di pensarci…. Kaede deve essere la mia prima preoccupazione…. ho fatto un casino…. mi ha cercato….è vero…ma ……ma….può darsi che non volesse andare oltre……..e io ho frainteso……. e adesso io sono qui, a pensare al mio orgoglio ferito senza pensare a lui…..sono davvero un do’aho…..un grandissimo do’aho….

……………………mi siedo sul banco della mia classe…….portandomi le mani al volto….tentando di ritrovare un umore adeguato…e smettendola di farmi tutte queste domande……….stasera devo parlare con Kaede …chiarirmi…..

Quando entro in palestra, dopo le lezioni, il mio umore non è dei migliori. Mentre mi cambio la mia testa pensa solo che adesso vorrei essere a casa, anche se allo stesso tempo temo quello che succederà….lo temo e so…che Kaede potrebbe chiedermi di lasciarlo in pace…di andarmene da casa sua….e chissà quante altre cose potrebbero succedere….

Inizio a cambiarmi, seduto su una delle panche dello spogliatoio.

– Hanamichi!- sussulto, sentendomi chiamare, e mi giro vedendo Ryo-chan che mi guarda, sbatto le palpebre un paio di volte, abbandonando i miei pensieri,

– Ehy, scimmia rossa, non è da te essere così calmo!- mi dice Mitsui prendendomi in giro,

– Cosa insinui teppista?- rispondo a tono,

– Che un idiota che non fa l’idiota è una cosa grave!- conclude, io salto su,

– Io non sono un idiota!!! Accidenti Ryo chan lasciami….!- grido mentre Ryota mi tiene fermo, io a questo teppista lo tolgo dal mondo prima o poi!!!!

– Rallenta Sakuragi…- dice poi l’ex- teppista, – siamo solo preoccupati per te…..- conclude, e io mi fermo, sorpreso, preoccupati per me?? E perchè mai?

– Già, vediamo che non sei di gran umore ultimamente….e volevamo sapere come va con Rukawa….- ovviamente solo Micchy e Ryo-chan sanno del mio trasferimento a casa di Rukawa, agli altri non ho voluto dire nulla, non per una ragione particolare….solo perchè non mi andava…..

– Va tutto bene….- mento, tentando di essere convincente al massimo. E non so se ci riesco, visto che entrambi mi guardano in modo strano.

– Vabbè….comunque se vuoi parlarne noi siamo qui….- conclude Mitsui, io annuisco, e così.. tornano a parlare del più e del meno, aiutando anche me a distrarmi dai miei pensieri. Finiamo di cambiarci.

– Forza, ci aspettano in campo!!- dice Ryota prendendo la giacca della tuta e aprendo la porta. Fa segno di seguirlo, e così andiamo in palestra, ad allenarci.

Quando torno a casa sono appena le otto. Le luci in casa sono accese, Kaede non è uscito, e so che il nostro incontro è questioni di secondi. Mi sento nervoso, e non so cosa mi aspetti. Ho passato il giorno fuori, tentando di capire quale sia il modo migliore di affrontare questa cosa, e non sono riuscito a trovarlo….so solo che dovrò affrontarla. E così….

Entro in cucina, e vedo Kaede, girato verso il lavello a lavare delle tazze. Osservo un attimo il suo profilo, la sua schiena ampia, e tremo un po’…all’idea di palesare la mia presenza, ma dopo un attimo non è più necessario. Kaede si gira e mi vede. Non dico niente, ci guardiamo soltanto, per un attimo…senza staccare i nostri occhi….poi Kaede si siede al tavolo, di fronte a dei libri aperti….forse stava studiando prima…..Io in silenzio poggio la cartella su una sedia, e mi tolgo la giacca….poggiandola sopra la sedia. Continuo a guardarlo, senza riuscire a dire una sillaba. Lui fa solo finta che io non ci sia…….e la sua indifferenza mi colpisce dolorosamente. Mi toglie il fiato.

Sospiro. Chiedendomi cosa, adesso, sia giusto fare. Faccio un passo avanti, e vedo la mano di Rukawa fermarsi, dal foglio su cui stava scrivendo. Non alza gli occhi dal foglio, e io cerco di raccogliere tutto il coraggio di cui sono capace…per pronunciare una sola, unica parola…..

– Perdonami…-

E il tempo sembra fermarsi.

Kaede lascia cadere la matita sul quaderno. Sospira pesantemente…..poi………alza gli occhi, e mi guarda….ed ho quasi paura di quello che leggo nel profondo di quei occhi blu………………tristezza………delusione…….fermezza…….sofferenza……..

– ….Perdonami….- sussurra Hanamichi….e io non posso più ignorare questo sentimento di disagio che oggi mi ha attanagliato costantemente……..sospiro…..tentando di trovare le parole giuste da dire…..ma nella mia testa sento solo quell’unica parola che lui ha pronunciato vorticarmi in testa, come un eco senza fine……

– ….Kaede……mi dispiace…..io non volevo…..- so quanto sia difficile per lui pronunciare queste parole…..ma è difficile anche per me ascoltarle….e lo interrompo….

– Ti dispiace per cosa, Sakuragi?-

– Non volev….-

– Non volevi cosa? Venire a letto con me?- chiedo, diretto come mia usanza,

– Si…ecco….no….io non volevo ….- ma si blocca,

– Cosa vuoi adesso?- sospiro, Hana muove un altro passo verso di me, ma il mio sguardo duro lo ferma, facendogli intuire che non voglio che si avvicini ulteriormente.

So che vuole chiedermi scusa, e forse è veramente pentito di quello che è successo….ma io so soltando che “quello”….non doveva succedere, NON DOVEVA! E se crede che il mio perdono possa tacitare la sua coscenza e far tornare tutto come prima…si sbaglia. E anche di grosso. Mi alzo, raccogliendo i libri sul tavolo e mi muovo verso la porta, ma la sua voce mi ferma.

– Ti prego….Kaede….non possiamo lasciare le cose così….non possiamo……..-, mi giro, guardandolo con tutta la mia ritrovata fredda incomprensione,

– Vuoi il mio perdono Hanamichi?- chiedo ironicamente, – potrebbe davvero farti dimenticare? O farmi dimenticare?……Pensavo tu fossi diverso…..- lo sillabo per bene, per accertarmi che lo capisca, per accertarmi che ne venga ferito……..colpito nel profondo….e distrutto….come ha distrutto me. Ma Hana non parla, non muove un muscolo, noto che si sta trattenendo……….poi si decide a rispondere.

– Se vuoi vado via questa sera stessa da casa tua……….torno a riprendere le mie cose tra qualche giorno…….basta che tu lo dica……..e me ne vado……….- ,

– Fa come vuoi…..- rispondo affrettandomi a uscire dalla stanza, per poi andare al piano di sopra.

…..Ma nei giorni seguenti Hanamichi non torna a casa. Rimane da me, e fa proprio quello che vuole. Come gli ho detto di fare. Dopo quel giorno è tornato a dormire nella camera degli ospiti. E da allora i rapporti tra di noi sono peggiorati. Sempre più.

Perchè deve finire sempre così?….Perchè non c’è verso di fare un passo avanti…che subito dopo ne torniamo indietro di tre….Me lo chiedo da oltre una settimana………una lunghissima settimana in cui le cose tra me e Kaede sono precipitate notevolmente….senza darmi la possibilità di porre rimedio….senza la speranza di abbattere quel maledetto muro di silenzio che sento tra di noi. Ho distrutto tutto….e mi sento terribilmente colpevole, perchè mi ero ripromesso che lui di me non avrebbe mai dovuto temere nulla…..ma alla fine non è stato così…….e quando sono con lui tutto me lo ricorda….tutto contribuisce a farmi star male……non ho voluto lasciare casa sua….è vero….ma l’ho fatto solo perchè ho promesso a me stesso e a Kaede che non lo avrei mai lasciato…………..mai…..a tutti i costi……anche se questo significa sopportare…….dolore……umiliazioni……..tristezza……..no, non lo lascerò mai solo. Perchè lo amo….e il mio posto è con lui…….non posso andamene, sarebbe tradire ulteriormente tutto ciò in cui fin ora ho cercato di credere….sarebbe dimenticare e buttarsi alle spalle un sentimento forte….come il mio amore per lui….e io non voglio…….no……non voglio! Perchè so che non potrei mai vivere con dentro il rimorso di averlo abbandonato….di aver smesso di lottare…..di aver rinunciato……….

E in un certo senso lo faccio anche per me stesso………perchè sarebbe troppo facile dire….”non lo amo più…andiamo avanti……se la caverà……perchè infondo è un ragazzo forte, e indipendente”……no! Io non posso dirlo….non posso perchè io conosciuto il suo vero IO, ho visto cosa si nascondeva dietro la sua fredda maschera di indifferenza………………ho visto le sue paure……………….il suo cuore……la sua indole……ho visto il vero Kaede……..lo stesso ragazzo coraggioso che piangeva di nascosto per mantenere intatto il proprio orgoglio di fronte agli altri…..lo stesso che dopo la sua operazione voleva cacciarmi via per non permettermi di vedere la sua debolezza…………lo stesso che affogava le sue lacrime di dolore nelle mie braccia……..che mi teneva la mano ogni notte……e nel delirio delle crisi di pianto cercava solo me……….la mia presenza…..il mio conforto…………no, io non posso lasciarlo andare…..non dopo aver superato tutto questo…….non dopo aver sognato un futuro per lui…..con lui……..non dopo averlo amato………averlo desiderato……aver sperato….non posso………

Entro nella doccia dello spogliatoio, e l’acqua calda mi investe dandomi forti brividi. I rumori dallo spogliatoio mi sembrano sfumare, divenire lontani. E chiudo gli occhi, prendendo la mia decisione.

Non lascerò che Kaede mi sfugga dalle mani senza provare a riconquistarlo…………

Owari

Anche questo capitolo l’ho finito! Fiuuuuuuuu!!! Ovviamente ringrazio tutti quelli che mi hanno appoggiato alla stesura di questa parte. E un grande abbraccio a tutti quelli che mi hanno scritto rallegrandomi con qualche buona email ^____^ che rimane sempre la solita shaka_della_vergine@email.it . Fatemi sapere anche questa volta la vostra!! Alla prossima!!

ps. Kasumi il nuovo capitolo di Slam Dunk Story è in cantiere. Purtroppo non so in che data potrò postarlo! Tu sbircia di tanto in tanto, magari trovi qualche sorpresa! Baci!