Vampires – Capitolo 3 di LyChan

Desclaimer: I personaggi sono di T. Inoue. Un paio sono di mia invenzione…
Note: questa ff è stata una delle prime che ho scritto, mentre tentavo in tutti i modi di non stare attenta durante latino.. ^^

di LyChan

Capitolo 3

POW HANA

-mica male il ragazzo, eh?-
-Mmmh… cosa?-
-stavo dicendo, mica male Sendo, eh? Con il corpo che si ritrova…- poi mi fissa – ma che cazzo ti piglia, Hanamichi? Non mi ascolti neanche…-
Già, che mi succede, non riesco a togliermi dalla testa gli occhi di quel gatto, pardon, gatta.
-Di la verità, stai pensando al tuo koi, vero?-
-RUKAWA!!!- ma come cazzo ho fatto a dimenticarmene? Ha ragione lui, sono proprio un do’hao! –Hisashi, devo scappare, mi sono scordato di un appuntamento…- e scappo di corsa fuori dal bar, investendo una povera coppia che sta entrando proprio in quel momento.
Merda, questa volta non me la perdona. Dovevamo vederci al campetto dietro casa mia alle 6 e io me ne sono scordato!!! E non posso certo raccontargli di sta notte… che gli dico; scusa amore, ma sta notte sono stato inseguito da un vampiro che tentava di uccidermi per succhiarmi via il mio potere e mi sono ritrovato una gatta con gli occhi spiritati in casa?!? No, fuori discussione, lo perderei definitivamente, e con lui perderei anche me stesso. Non posso più fare a meno di lui…
Arrivo al campetto che ormai sono le sei e mezza e non lo vedo, se ne è già andato. È tutta colpa mia, prenderei a testate l’asfalto…
-Aaaaargh!!! Chi è il maledetto…- comincio, ma appena scorgo la persona che mi ha lanciato il pallone in testa le parole mi muoiono in gola.
-K-kaede… sei ancora qui…-
Lui non mi risponde, ma si avvicina a me e mi abbraccia, poi mi sussurra direttamente nell’orecchio – sei in ritardo amore, mi stavo preoccupando- le sue parole vencono accompagnate da un morso sul lobo.
Io non resisto più, il mio autocontrollo ha un limite, e questo bellissimo ragazzo caldo e sensuale me l’ha fatto superare. Lo prendo in braccio di peso lo sbatto contro il canestro, mentre gli ficco la lingua n gola di prepotenza. Lui non si fa pregare e ricambia con altrettanta passione il bacio, strofinandosi contro di me. Sento un rumore di sottofondo, ma non ci faccio caso. Ormai l’ho accomunato con Rukawa, questo rumore, ogni volta che lo bacio o lo tocco fa così… fa le fusa… e io lo amo anche per questo. Il bacio si fa man mano più dolce e io prendo a baciarlo ovunque, sulle guance, sulla punta del naso, sulle palpebre abbassate. Controvoglia mi stacco dalla sua pelle, ricordandomi che sono le 7 e siamo all’aperto.
-Dopo scuola, a casa mia…- mi sussurra piano Kaede, allontanandosi da me, mantenendo i nostri occhi incatenati.

POW RU

Ho aspettato Hanamichi fuori da scuola, ma lui non si è fatto vedere. Così, dopo quasi un’ora di attesa ho deciso di tornarmene a casa (un’ora?!? UN’ORA?!? ndLy che c’è di strano? ndRu Sei rimasto sveglio per un’ora consecutiva? ndDem ok, ok… un paio di volte ho sonnecchiato ndRu). Arrivato a casa ho visto un messaggio lampeggiare in segreteria, l’ho ascoltato subito, speranzoso e sento la voce registrata di Hana uscire dal piccolo altoparlante: “Ciao, scusa se non ti ho aspettato fuori da scuola, ma c’è stato un imprevisto… passo da te appena posso… ti amo…” le parole sono stentate, quasi non sapesse che dirmi. L’unica cosa che mi sembrava detta col cuore era l’ultima frase… o forse era ciò che speravo io. Scendo in cantina per chiudere la porta a chiave quando sento il campanello suonare. Corro su per le scale e, quando apro la porta, mi ritrovo davanti la visione di Hanamichi rosso, sudato e con l’affanno. Faccio a malapena in tempo a chiudere la porta alle nostre spalle che mi fiondo sulla sua bocca morbida. Non so neanche io come, ma ci ritroviamo nudi sul mio letto, il mio corpo che copre completamente il suo. Seguo con le labbra la scia bagnata delle gocce di sudore che imperlano il suo meraviglioso corpo. Arrivo ai capezzoli e prendo a succhiarli e morderli, prima uno, poi l’altro, e i suoi gemiti mi infiammano. Scendo ancora fino a tuffare la lingua nel suo ombelico, mordicchiando la pelle tutto intorno. Continuo la mia corsa, ma voglio fargliela pagare per quell’ora passata ad aspettarlo fuori da scuola. Lecco l’interno coscia, evitando deliberatamente la sua pulsante erezione, che viene carezzata sulla punta dai miei capelli. Geme forte di insoddisfazione, mentre tenta in tutti i modi di strusciarsi contro di me. Io ridacchio piano contro il suo inguine, continuando la mia lenta tortura. All’improvviso, con uno scatto dei reni, lui inverte le nostre posizioni e si sistema a cavalcioni del mio bacino. Prima di riuscire a capire cosa sta succedendo mi trovo intrappolato nella fornace bollente che è il suo corpo. Mi punto con la testa sul cuscino, inarcandomi forte. Comincia subito a impalarsi con forza su di me, cancellando nella mia mente ogni dubbio sul suo dolore dalla penetrazione improvvisa. Gli artiglio i fianchi e lo aiuto nelle sue spinte, inarcandomi contro di lui per raggiungere quel punto nel suo profondo che so lo porterà all’orgasmo. Ancora un paio di spinte profonde e sento il mio petto bagnato dal suo seme bollente. Sento i suoi muscoli contrasi intorno a me e vengo in lui, marchiandolo ancora una volta come mia proprietà. Lui cade sul mio petto sfinito; io la faccio rotolare piano accanto a me, uscendo dolcemente dal suo corpo e riempiendo il suo volto di teneri baci. Lo stringo forte a me e chiudo gli occhi. Desidero addormentarmi abbracciato a lui e scordare il resto…

Mi sveglio al suono di qualcuno che batte furiosamente alla porta della cantina. Guardo l’ora, le 9 e mezza. Cazzo, il sole è tramontato da un pezzo. Mi fiondo giù dalle scale e apro la porta chiusa a chiave.
-ma perchè cavolo l’hai chiusa a chiave?- mi urla dietro Kaori, arrabbiata come non mai. Io mi limito a scrollare le spalle, poi le rispondo sottovoce: -non mi ero accorto fosse già calata la notte- speriamo che non si svegli…
-Sta un po’ più attento quando chiudi a chiave tua sorella in una stanza mentre dorme!!!-contiuna ad urlarmi contro, le faccio segno di abbassare la voce, ma non mi da retta.
Non faccio in tempo a ribattere che sento un ringhio alle mie spalle. Mi volto e vedo il volto del mio koi trasfgigurato dalla rabbia.
-Allontanati immediatamente da lui…-

POW HANA
Mi sono svegliato non sentendo più il calore di Kaede accanto a me. ho subito pensato fosse in bagno, così ho aguzzato l’orecchio per captare i suoi movimenti, ma l’unica cosa che ho sentito è stata la voce di una donna che urlava furiosa e poi la voce di Rukawa risponderle piano.Allora sono sceso dal letto per vedere cosa stava succedendo, ma ciò che ho visto mi ha lasciato di sasso. davanti alla mia kitsune si ergeva una vampira dall’aspetto giovane, ma con un aura di potere antico che le si spargeva intorno. un ringhio rabbioso mi si è formato in gola, e ono sono riuscito a tratenerlo…
-allontanati immediatamente da lui…-
la vampira è scoppiata in una risata cristallina.
-lisciati il pelo, lupetto; non ho alcuna intenzione di fare dal male a mio fratello-
mi giro di scatto verso Rukawa e mi accorgo che mi sta fissando con sguardo stralunato.
-lupetto?-
-fratello?-
-idioti…- commenta la vampira, poi ci fa cenno di sederci sul divano. come un automa eseguo, poi ancora la sua voce
-Spiegatevi…-

Ly: no comment…
Dem: idem
Ly: siamo d’accordo?!?
Dem: già
Ly: non posso crederciiiiiiiii…
Dem: questo è il giorno più spettacolare della mia viiita…