Looking at the same stars – Capitolo 2

Ovviamente i diritti di Slam Dunk sono del magico Inoue e chi di diritto, non intentatemi cause, perché vi avverto non ho un soldo per pagare le spese legali, quindi abbiate venia per una povera fan che scrive della sua serie preferita !

Volevo ringraziare coloro che hanno commentato.

Buona lettura ShaKa.

Looking at the same stars

Parte 2: What we are?

di `ShaKa`

“Yahun!” sbadiglio, stamattina sono di nuovo in ritardo accidentaccio…per me la mattina è sempre traumatica, odio dovermi alzare per andare a scuola, e meno male che l’istituto è vicino casa mia ‘o tutte le mattine mi toccherebbe sorbirmi i professori e le loro dannate punizioni !

Entro dal cancello, ed ecco Yohei che mi aspetta come sempre per entrare insieme, ovviamente io sono Hanamichi Sakuragi, conosciuto come il grande tensai, frequento il secondo anno dell’istituto Shohoku.

“Ehy…” sbotto ancora con le lacrime agli occhi,

“ Hanamichi se non ti muovi ci tocca finire in presidenza anche questa mattina!” mi sollecita il mio amico.

Eh già, il preside, ormai ci odia, andiamo due giorni su tre in presidenza per i ritardi, secondo me tra poco si arrenderà e dirà ai professori di farci entrare quando vogliamo!

“ Anche questa mattina ti sei addormentato eh?” sbotta il mio amico accennando a una risata, ma io sinceramente sono del tutto distratto, mi guardo intorno, e Mito lo nota.

“ se cerchi Haruko è già entrata” il mio amico non sa nulla del fatto che di Haruko ormai non me ne frega un fico secco. Ma il problema è che comunque, io e la sorella del gorilla stiamo ancora insieme…ma i miei occhi cercano ben altro! E mentre sto per rispondere cercando una frase che si adegui a una risposta convincente vedo Yohei che guarda alle mie spalle Rukawa che sta scendendo dalla bici (in ritardo anche lui) e la sta posando al suo solito posto. Mi volto anche io a fissarlo. Certo che guardandolo bene, anche se mezzo addormentato è… proprio carino….ma pensandoci lui è bellissimo…lo è sempre.

Da quando l’altra sera ci siamo baciati le cose sono molto cambiate tra di noi, o meglio… davanti agli altri siam rimasti praticamente sempre gli stessi… con le nostre litigate, le nostre battutacce e ovviamente la buona abitudine di menarci per tre quarti di allenamento, ma quando siamo soli, oh beh …è tutto un altro discorso, Kaede sembra un’altra persona! Ho scoperto molto di lui in questi giorni…e penso che ancora ho parecchio da scoprire su quel volpino iceberg.

Sorrido tra me e me e poi mi avvio verso la classe. I nostri sguardi si sono sfiorati per un attimo, so cosa vorresti volpe e lo vorrei anch’io, ma purtroppo abbiamo deciso che per ora è meglio tenere per noi questa nostra relazione ancora così ben poco definita, e davanti agli altri dobbiamo accontentarci di poco…di sguardi, di attimi rubati…

A scuola sarà così poi, dopo, come è successo ogni giorno di questa settimana ormai, andremo insieme via a passare il resto del pomeriggio insieme, e allora potrò baciarti ed abbracciarti come vorrei.

“ Ciao Rukawa” lo saluta Yohei, il mio volpino come sempre passa dritto, e non se lo fila nemmeno da lontano, anche perché i suoi sguardi sono tutti per me ehheheheh…

Finalmente la pausa pranzo!!

Quel professore odiosissimo di matematica mi ha interrogato oggi, che figuraccia…accidenti! Meno male adesso mi rilasserò per i prossimi quindici minuti!!!

Salgo velocissimo le scale che portano al terrazzo dove passo solitamente la mia pausa pranzo. Apro la porta e subito lo vedo, lì sdraiato vicino al muro, il mio volpino addormentato che mi aspetta.

Sorrido come un ebete, mi avvicino, inginocchiandomi dietro di lui. Mi chino ed odo il suo respiro, così lieve, sembra quasi una creatura ultraterrena mentre dorme.

Mi sento un idiota se penso che fino a pochi giorni fa tentavo di ignorare tutto questo… il suo profumo… il suo sapore…

Mi avvicino baciandogli la pelle appena dietro l’orecchio… il collo… avverto un dolce brivido. Lui si muove leggermente

“ Finalmente…pensavo ti fossi perso…” dice con la voce ancora impastata dal sonno

“ Ehehhehe non sai proprio stare senza il grande tensai, vero volpaccia?” ma non faccio in tempo a dirlo che mi arriva un pugno in faccia, e capitolo al suolo senza poter reagire.

“ Do’aho io non perdono chi disturba il mio sonno!” mi dice mentre si mette a sedere.

“ OOOOOOO!!!!!! Ma è vizio???? Rukawa maledetto testa di cavolo ma che ti passa per l’anticamera del cervello…io ti disintegrooooooooooo!” gli grido contro, ma lui mi spiazza, visto che appena gli salto addosso mi prende per la nuca e mi tira verso di lui, baciandomi. Dopo essersi staccato mi fissa, leccando il rivolo di sangue che il suo pugno ha fatto sgorgare sul mio labbro. Resto senza parole. Una cosa che ho imparato di Kaede è che è davvero imprevedibile, e che è davvero difficile capire cosa pensi o cosa voglia, visto che nasconde perfettamente tutto ciò che prova dietro il suo atteggiamento distaccato e freddo del tipo io-sono-un-uomo-tutto-d’un-pezzo. Ma nei momenti in cui concede spazio è davvero impossibile resistergli.

Mi porta le braccia intorno alla vita, e mi stringe a se. E’ il suo modo di dirmi buon giorno, non so come l’ho capito, ma ormai qualche volta riesco a intuire i suoi modi di fare, non molto gentili, ma sicuramente espliciti.

“ Buon giorno…” gli dico tornando a scendere su di lui e baciandolo, “ meriteresti che ti spaccassi quella tua faccia da volpastra di ghiaccio” gli dico appena mi stacco da lui, stacco per modo di dire, visto che sento ancora il contatto con le sue labbra, mentre riprendo fiato, inizio a tempestargli il volto di baci… sulle guance… sul naso ……. lungo il collo.

Lui chiude gli occhi, e si lascia andare. E’ bello vederlo così…….. non si è ancora abituato a me, glielo leggo negli occhi, ogni volta che me ne esco con una delle mie sparate da tensai Super-romantico e lui non sa come reagire mi tempesta dei suoi

“ Do’aho…!” eccolo!! L’ha fatto di nuovo…accidenti a lui! Ad un tratto mi pianta le mani al petto facendomi capire che vuole che mi alzi.

“ Certo che avere a che fare con un volpino scontroso come te non è certo facile, metti fine a tutti i miei slanci di passionalità” mi lamento mettendomi a sedere e staccandomi da lui a malincuore.

“ Se ti lasciassi fare potrei diventare come te: do’aho…” mi dice lui, io ridacchio

“Di tensai c’è ne uno! Io sono unico, mitico, INVINCIBILE!!!” proclamo mentre lo osservo sedersi e guardarmi con espressione del tipo : “smettila di fare il deficiente”

Povero me….

Iniziamo a pranzare, ad un tratto inaspettatamente mi chiede:

“ Stasera passiamo la serata insieme?…”

“ Ovvio volpaccia…andiamo al campetto come ogni giorno no?” mi sembra scontata la sua risposta, visto che da quando ci siamo messi insieme passiamo il tempo quasi tutti i pomeriggi allenandoci al campetto, o se mi va bene usciamo e stiamo fuori tutta la sera, è raro cambiare programma

“ Do’aho…a casa mia…” mi girò sorpreso a guardarlo, non me l’aspettavo! Arcuo un sopracciglio.

“A fare cosa?”- non posso farci niente, mi viene spontaneo chiederglielo. Lui fa spallucce, poi continua a mangiare senza dire niente, o beh mangiare, spizzicare…Kaede non mangia poi molto e infatti metà del suo pranzo sta ancora lì…lo guardo perplesso, poi

“ Va bene volpaccia…il grande tensai onorerà la tua casa di una sua visita…” me ne esco ridendo come un folle con la mia consueta faccia da deficiente, sarà fuori luogo, ma mi aiuta a cacciare questo lieve disagio che c’è tra noi. Lui mi guarda perplesso… poi mi gela sul posto con uno sguardo a cui in confronto il ghiaccio perenne della Siberia sembra un ghiacciolo sciolto al sole(!!), e io capisco al volo l’antifona…ok-ok-ok-ok! Meglio mangiare….anche se devo dire che questa cosa mi ha sorpreso.

La campana suona, e dopo aver rubato al mio volpacchiotto l’ultimo appassionato bacio, fuggo per andare in classe.

Cammino per i corridoi, ad un tratto intravedo Yohei e lo saluto con un cenno della mano mentre rientro in classe.

Mi siedo al mio banco, e mi rassegno all’idea che ne avrò per altre due ore di questo strazio; il professore entra poco dopo, e inizia a darci i paragrafi sui quali si svolgerò la lezione di oggi. Prendo il libro con intenzione di seguire, ma nonostante io cerchi di concentrarmi sulle spiegazioni, la mia testa vola sempre al pensiero che questa sera io e Kaede passeremo la serata insieme a casa sua….un intero pomeriggio! E un pomeriggio è lungo…magari vorrà vedere delle video cassette della NBA? Da quando stiamo insieme è capitato davvero poche volte di stare a casa sua a scambiarci effusioni, ancora ci sembra strano di vivere questo rapporto… è difficile accettare che tra di noi non ci sia più quell’astio dei primi mesi quando ci siamo conosciuti… queste settimane ci hanno fatto riscoprire a noi stessi, passare le ore insieme non è mai stato così facile, piacevole… e pensare che i primi tempi solo la sua presenza mi dava i nervi! Oh beh, non che adesso lui sia diverso, mi sfotte e mi prende in giro come prima, i suoi silenzi e la sua ironia tagliente sono sempre li, ma non fanno male come prima… infondo non mi illudo certo di cambiare quella volpe silenziosa… anche perché a me piace infondo così com’è! Ma non ci siamo abituati all’idea che qualcosa tra di noi sia cambiato…quando ci baciamo o ci tocchiamo, è una sensazione strana, diversa… nessuno ha mai detto che accettare di essere omosessuali sia facile, ed infatti io per primo ho difficoltà ad accettarlo, convinto com’ero della mia eterosessualità, ripenso a quando stavo dietro a tutte quelle ragazze, avevo immaginato che quando avrei dovuto fare delle esperienze sessuali sarebbe stato con una donna, e adesso pensare che dovrò affrontare un approccio con Kaede in qualche modo, mi confonde un po’, anche perché so che anche il mio volpino non sa come comportarsi, tra noi due il primo ad andare oltre alle carezze è stato lui, quel giorno nello spogliatoio…ma poi non ha più ripetuto una cosa simile, ne mi ha mai permesso di accarezzarlo in modo più esplicito. Tra di noi è caduto come un muro di pudore, confusione, paura…alla fine dopo i primi rifiuti ho accettato di buon grado la sua voglia di sfuggire a un intimità forzata; e così siamo finiti a passare quasi tutti i pomeriggi al campetto, a sfinirci al canestro, oppure fuori, tanto per non cadere nella routine. Non credo abbia paura, infondo un Rukawa pauroso va oltre la mia immaginazione, credo sarebbe una contraddizione per natura, ma penso ci sia qualcosa che lo blocchi, forse ha colto le mie intenzioni, e abbia capito come vorrei procedere nel nostro rapporto, e magari non gli va giù…ma io idiota come sono non riesco a parlarne con lui, la mia lingua quando si parla di sesso diventa di sale, anche perché mi imbarazza parecchio parlare di queste cose.

La campana finalmente segna la fine delle lezioni, schizzo come una scheggia fuori per i corridoi. Il volpacchiotto tra mezzora uscirà dalla lezione di Inglese e mi raggiungerà per andare via insieme.

“Hanamichi!!” una voce mi blocca mentre sto andando verso il mio atteso incontro, mi giro, oddio! No… Haruko…santo cielo sono giorni che mi do per disperso con lei…

La sorella del gorilla mi si avvicina, ha un espressione molto arrabbiata, si ferma davanti a me, mi guarda.

“E’ una settimana che cerco di rintracciarti, ma non rispondi ai miei messaggi, o alle chiamate…dove sei finito?” mi dice in un sol fiato, ha lo sguardo ferito e triste.

“ Haruko…mi dispiace…” le dico balbettando.

 

Finalmente è finito questo strazio, quell’arpia ci ha fatti uscire in anticipo, tra mezzora il mio do’aho avrebbe dovuto aspettarmi per andare insieme a casa mia, al nostro solito posto, non vedo l’ora, gli farò una sorpresa tanto immagino che lui sia già li !

Mentre cammino per i corridoi sento una voce a me familiare, non posso sbagliare, giro l’angolo ed ecco li la mia testa rossa, sto per avvicinarmi ma vedo che non è solo, ma è con la sorella di Akagi senpai. Per un attimo mi blocco, sento Haruko che si lamenta perché Sakuragi l’ha evitata in questi giorni,ed effettivamente è da oltre una settimana che passa tutti i pomeriggi insieme a me,

Hanamichi io non capisco perché mi trascuri così…pensavo che noi stessimo bene insieme e tu invece…” dice lei.

Haruko io sto benissimo con te..”

Sento come un coltello che mi passa da parte a parte, cos’è questa sensazione che mi fa sentire come una morsa allo stomaco..?

Hana- kun c’è per caso qualcun altra?” perdo il respiro per un attimo sentendo quella domanda, e mi chiedo cosa potrebbe rispondere Hanamichi,

No Haru-chan io voglio bene a te…sei la mia ragazza no? Se non mi interessassi non starei con te”.

Mentre mi sento sprofondare sentendo quelle parole, mi rendo conto che per quanto vogliamo sfuggire alla realtà, essa è sempre quella che prima o poi ci riporta con i piedi per terra. E la realtà è che Hanamichi sta con Haruko, già perché lui non sta con me. Non ha mai lasciato lei, non mi ha mai detto che si sente di far coppia con me…. forse ho corso un po’ troppo, in fin dei conti sono di troppo in questa storia, il terzo incomodo…

Lo osservo giustificarsi con lei, dirle che non la lascerà e che per lui non c’è altro che lei… per un attimo lo odio, anzi forse…odio più me stesso! Mi sono illuso che qualcosa fosse cambiato, ma forse il do’aho ha detto qualcosa di giusto…se non volesse lei non ci starebbe…e questo pensiero non mi piace, anche se non ammetterò nemmeno sotto tortura che possa ferirmi, il mio orgoglio mi impedisce di sentirmi debole, anche davanti a me stesso.

Mi giro respirando profondamente. Poi vado via ignorando le loro voci, ignorando il loro abbraccio…

Penso che per oggi Hanamichi avrà già trovato il suo da fare. E sorrido amaramente mentre mi soffermo su questo pensiero. Sulla via per casa non penso a nulla, ho la mente vuota, guardo su, il cielo è cupo anche questa sera, forse pioverà…a me non piace tanto la pioggia, perché non posso mai andare al campetto quando piove… per me ci andrei anche con la neve, ma non mi piace la visione del campo da Basket bagnato e freddo, le emozioni che mi trasmette sono di desolazione…

Dopo mezzora sono finalmente a casa.

Entro buttando le chiavi all’entrata, come sempre; mi tolgo le scarpe, poi salgo su per le scale andando in camera mia.

Mi butto sul letto…affondo il viso nel cuscino, vorrei non aver visto quel che ho visto, è duro per me ammetterlo, ma mi ha fatto male, accidenti…sto diventando un do’aho come lui, mi ha fatto ammattire!!

Rimango a letto per un po’, poi dopo una doccia veloce, scendo in salotto e mi sdraio sul divano cominciando a fare un po’ di zapping con il telecomando nella speranza di beccare qualche partita, anche se temo che a quest’ora non ci sia nulla di interessante da vedere…

Ad un tratto sento il campanello che suona, chi diavolo sarà ? Mi viene in mente Sakuragi, ma credo sia difficile che sia lui, starà con la “sua” Haruko…

L’insistente scocciatore continua a suonare, e alla fine mi decido ad alzarmi, e raggiungere svogliatamente la porta… appena apro con mia sorpresa Sakuragi è davanti a me.

E’ affannato, deve aver corso per arrivare qui.

Mi dispiace Kaede…ho fatto tardi ma perché non mi hai aspettato??” mi chiede con volto di chi si sente colpevole. Io lo guardo gelido, troppo arrabbiato per dire qualcosa; mi giro lasciandolo entrare, torno in salotto a proseguire ciò che stavo facendo prima che arrivasse, lui sembra irritato dalla cosa.

Perché sei andato via?-, ma io non rispondo, e lui è li che aspetta, “ eravamo rimasti che ci saremo visti al nostro solito posto, ti ho aspettato oltre mezz’ora!” continua , ma io niente, forse non ha capito che non mi interessano le sue giustificazioni, il nostro appuntamento era oltre un ora fa e lui si presenta adesso, ma chi vuole prendere in giro!?

Senti Kaede perché fai così..?” mi giro e lo guardo, lui capisce che mi sta dando fastidio, “ho capito kitsune…ci hai ripensato per oggi, eh?” se ne esce sbuffando, ma quando vede il mio ennesimo sguardo freddo e silenzioso, mi gira le spalle fa per andarsene.

Certo…vattene da “Harukina cara..”” ecco! L’ho detto…

Lui si gira verso di me,il mio tono è freddo come sempre, ma lui ha notato la mia irritazione, e adesso mi aspetto che reagisca nel peggiore dei modi. La sua reazione non si fa certo aspettare.

E’ per questo che ce l’hai con me?”

Vi ho visti oggi, per i corridoi…” aggiungo per puntualizzare, prima che cominci a campare scuse in aria. Lui mi guarda, come a chiedersi il perché io sia adirato così tanto.

Sei stato con lei fin ora?” lui abbassa lo sguardo, domanda stupida, me ne rendo conto da solo.

Senti Kaede…mi ha fermato voleva sapere…” ma io alzo la mano facendogli segno di tacere.

Avevi detto che glielo avresti detto…” gli dico

Lo farò…” io arcuo un sopracciglio

Ah si?E quando..?” chiedo ironico. Lui serra le labbra.

Non è facile…tu non ti fai problemi per nulla, ma io…voglio bene ad Haruko, e poi…” e poi tu hai paura di quel che pensa la gente su di noi, sul fatto che siamo ragazzi, due ragazzi che stanno insieme! Non sopporto questo tuo atteggiamento di timore dei commenti altrui, dei giudizi di persone che non sanno cosa significhi vivere come noi!

Mi giro, e mi dirigo di nuovo al divano, per stasera ho parlato anche troppo, e non ci sarà replica, odio queste discussioni e sto odiando anche questa tensione che c’è tra di noi, perché oltre al nostro dichiarato falso odio, tra noi non c’è mai stato risentimento, o dissapori che siano mai andati oltre al basket, puntando su argomenti cosi difficili come i nostri sentimenti. Io non so come affrontare queste situazioni, non le voglio affrontare!

Accelero il passo, ma mentre me ne vado mi sento afferrare per un braccio e tirare indietro, mi giro e lui mi afferra e mi stringe per la vita affondando il viso nell’incavo della mia spalla.

Per favore aspetta….Kaede……”

Resto incantato, senza saper reagire…Hanamichi…… mi ha sorpreso di nuovo, sta dimostrandomi il suo bisogno di me…

Sento il suo respiro sulla pelle del mio collo, le sue braccia tremanti stringermi a lui… e rifletto sul fatto che è vero che non ha voluto lui questa storia… che tutto è nato dalla mia perseveranza nei suoi confronti… ma è anche vero che dopo che lui ha capito di provare qualcosa in più per me, non si è mai tirato indietro nel dimostrarmi di volermi bene, nonostante il mio carattere difficile e scostante. Svariate volte mi ha fatto capire che gli piaccio, anzi, sono stato io a mettere alla prova la sua sincerità e la sua pazienza, respingendolo più di una volta, visto che non sono ancora del tutto convinto dei suoi sentimenti, e forse… nemmeno dei miei….

Non ho mai pensato di legarmi a qualcuno, e poi pensare di legarmi a lui va oltre ogni mia fantasia… io che sono una persona tutta d’un pezzo, con obiettivi, decisioni e abitudini molto ferree, ho visto il mio mondo sconvolgersi per colpa sua, e adesso quando sto con lui non riesco più a controllare tutto con la stessa fredda razionalità che prima avevo.

Istintivamente lo stringo a me. Rimaniamo così qualche minuto,come se bastasse il nostro calore a rasserenarci e farci sentire vicini. Poi ci sediamo sul divano, e lui mi tira per la felpa spingendomi sui cuscini. Mi sdraio. Hana si toglie la giacca, la tira su una poltrona velocemente senza distogliere i suoi occhi dai miei, e si sdraia vicino a me; poggio la testa sul suo petto, posso sentire il suo cuore, che batte forte. Chiudo gli occhi, e in un attimo è tutto passato, mi bastano i battiti di questo cuore per svuotarmi di ogni risentimento. E’ dolce questa sensazione di quotidianità che ci avvolge, e ci fa sentire perfetti, insieme…..

Improvvisamente sento come un gelido freddo interporsi tra di noi, e subito dopo il suo viso si china su di me e mi comincia a riempirmi di baci… sulla fronte… sulle guance… sulle labbra…e io dopo qualche attimo non capisco più nulla, le sue carezze mi fanno eccitare tantissimo!

Sentire il suo desiderio sfiorarmi… i suoi occhi che non si staccano da me, e mi ripercorrono centimetro per centimetro.

Sento una sua mano infilarsi sotto la mia felpa bianca, e accarezzarmi, la sua pelle è così fresca, e quando mi tocca avverto un forte contrasto. Sussulto e mi lascio sfuggire un gemito di piacere per quelle carezze, lui mi stringe ancora di più e comincia ad eccitarmi con dolci carezze, sempre via via più azzardate.

Piego la testa all’indietro gemendo intensamente. Non so se questa volta avrò la forza di fermarlo, quando arriveremo a quel limite che non ho voluto mai passare… sentire il suo desiderio per me, e sentire il mio per lui, è come una tortura, ma non voglio andare oltre, perché so che questo non è amore, è solo bisogno fisico…. voglio crederlo, devo crederlo…lui non mi ha mai fatto capire di provare amore per me, e io non farò mai il primo passo nell’ammettere di provare qualcosa per lui. Non mi voglio rendere debole ai suoi occhi, io non mi sento tal., Non riesco a lasciargli il controllo, non riesco a concedermi a lui… per me è come andare contro me stesso. Il mio essere.

Lui non mi ha mai chiesto niente, ogni volta che le cose stavano degenerando tra di noi, è stato perché entrambi abbiamo voluto che accadesse, ma poi io, al dunque, mi faccio prendere dal…posso anche ammetterlo…panico…panico di essere in balia delle sensazioni, le stesse che mi sconvolgono ogni volta che mi sfiora…e poi la paura che pensi che io sia un debole.

Paura di concedergli ciò che ho di più caro di me stesso, di mostrargli il mio essere, di lasciarmi andare…

Paura di dargli l’unica arma con cui potrebbe ferirmi, distruggermi…sussurrargli quelle parole che mi legherebbero a lui, indissolubilmente, e che se tutto finisse, mi getterebbero in un abisso senza fine.

No, Hanamichi non voglio darti tutto questo, perché tu sei ancora legato a qualcun altro, e io so che non lotterò per la mia felicità a discapito di altri…

La lotta per il tuo cuore, mi costringe a non mettermi su un campo di battaglia di cui non sono sicuro di essere il vincitore. Il campo di basket è stato sempre l’unico campo su cui mi sono sentito incredibilmente forte, ma sul campo dei sentimenti, no, quello è qualcosa che esula dalle mie possibilità di comprensione, tu do’aho… sei davvero incomprensibile, ed è per questo che forse mi attiri così tanto… Ma io, Kaede Rukawa, non mi butto mai in una sfida senza avere la certezza che la vincerò.

Non so fino a che punto voglio mettermi in gioco per te, ma adesso, che mi tocchi e mi fai sentire amato, desiderato…adesso che sento l’immenso bisogno del tuo calore… le parole che oggi ho sentito pronunciare dalle tue labbra…sembrano così lontane e sfocate alla mia mente…

Continuiamo a baciarci con foga, sembra che tu non ne abbia mai abbastanza di me, e questo mi riempie di orgoglio, mi fa sentire bene… le tue mani vagano su di me, le sento scendere, toccarmi per dirmi che mi vuoi. Allungo la mia mano su di te, scendendo in una morbida carezza lungo la schiena, poi accarezzo al stoffa dei tuoi pantaloni, stringendo i tuoi glutei, cosi sodi e sensuali.

Kitsune! Vedo che ti piace il mio fondo schiena…” una risatina soffocata è quella del mio do’aho mentre si stacca pochissimo da me, per poi stringermi ancora di più,

Diciamo…che è apprezzabile…” lo provoco io,

Non lo ammetterai mai che ti faccio impazzire…”

“ …Do’aho…” i suoi occhi parlano per lui. Mi giro finendogli addosso, in questa schermaglia non riesco a tirarmi indietro…. gli sfilo il maglione, e lui mi guarda come se ci fossi solo io su questa terra… uno sguardo estasiato, che mi fa andare fuori di testa! Gli bacio il petto, scendendo lungo gli addominali…la mia lingua si ferma all’ombelico, in cui la infilo, roteandola, e lui geme, gli piace! Continuo in questa dolce tortura mentre la mia mano si muove e gli accarezza le cosce, sopra i jeans blu scoloriti che indossa. Risalgo lungo i fianchi, accarezzano la sua erezione, che traspare nitida e sofferente sotto la stoffa dei suoi jeans, al tocco la sento molto vigorosa, e mi fa rabbrividire il desiderio che mi trasmette. Armeggio con i bottoni dei suoi jeans, li sbottono, aprendoli…

I suoi occhi sorpresi mi fissano pieni di passione. Abbasso i suoi pantaloni insieme ai boxer. Dopo osservo il suo desiderio, forte, turgido, pulsante…. con la lingua lo ripercorro, e subito mi raggiungono i suoi gemiti .. i suoi sospiri… le urla….

Accarezzo la sua peluria rossiccia castana con la mano, mentre con la bocca inizio a dargli un piacere cocente, succhiando il suo membro con tutto il desiderio che sento dentro. Lui si inarca sotto di me, geme pesantemente e dopo qualche attimo piega la testa all’indietro, per respirare e per trattenere un piacere che lo sta facendo impazzire…

…………Per un attimo mi sento felice, perché sono io a regalargli quel piacere….. continuo sempre più deciso a farlo impazzire, alternando i movimenti della bocca con quelli della mano, e lui non resiste più, porta le sue dita tra i miei capelli, e mi spinge sempre più verso di lui, i suoi fianchi si spingono verso di me, e sento il suo membro divenire sempre più eccitato e forte nel calore della mia bocca. Geme quasi di dolore e mi parla…

Kaede ti prego basta…sto per…” mormora, ma io ignoro le sue suppliche e continuo, so che sta per lasciarsi andare, ma ciò non mi ferma…

Sento il suo seme schizzarmi in bocca, a fiotti molto intensi, lo ingoio, tentando di sopportare quel sapore agre e così insolito poi, mi allontano leggermente continuando a leccare la punta del suo membro. Mi lecco le labbra, poi mi muovo, fino a salire su, baciandolo e lasciandogli un alone umido e caldo lungo il corpo. Mi sdraio vicino a lui, lo sento ansimare, come me. Mi stringe per la vita, respira forte, tentando di recuperare il fiato.

E’ stato meraviglioso…” mi sussurra regalandomi un ennesimo bacio.

I suoi occhi annebbiati dal piacere intenso che gli ho dato mi fanno impazzire. I nostri baci sono così caldi…

Le sue mani scendono su di me… lo sento percorre le mie spalle, insinuandosi nei miei pantaloni. Ne slaccia la cintura, e infila la mano sotto l’elastico dei miei boxer, rabbrividisco a quel tocco.

Kaede mi sta facendo impazzire, quando risale lungo il mio corpo baciandomi sento che potrei perdere il controllo per l’intenso piacere che mia ha fatto provare!

Vorrei poter regalare anche a lui lo stesso piacere che ha dato a me… lo stringo forte, lo bacio, e le mie mani vagano su di lui, coscienti di ciò che vogliono… ma appena la mia mano si infila nei suoi boxer, ecco che la sua mi blocca, e non c’è bisogno che dica altro, so cosa significa, lo guardo negli occhi. Non ha bisogno di chiederglielo, ritiro la mia mano, e butto la testa indietro sul cuscino, sospiro profondamente cercando di calmarmi.

Una scena che si ripete spesso ultimamente…… è una tortura questa situazione, un’eterna insoddisfazione…ma non voglio obbligarlo, deve fare l’amore con me solo quando si sentirà sicuro …

Lo abbraccio e lo stringo forte a me, lui mi cinge il torace con le sue braccia, bianche e forti, ci rilassiamo così, e per entrambi basta per essere sereni…essere vicini, riscaldati dal calore dei nostri corpi stretti…

***

Accidenti! Ci siamo addormentati! Me ne rendo conto quando mi sveglio qualche ora più tardi, la volpastra dorme ( e quando mai!) tra le mie braccia, ma io devo tornare a casa…giro la testa cercando i miei vestiti, sparsi per la stanza, poi mi volto a guardare Kaede, che dorme profondamente. Pian piano mi scosto da lui, raccolgo i miei abiti e mi preparo, devo scappare a casa, mia madre rientra tardi dal turno in ospedale, ma se torna e non sono in casa poverina le prenderà un accidente!

Mi sono rivestito, la kitsune dorme beato sul divano, mentre metto il giubbotto la guardo, mi fa quasi tenerezza… vorrei non dover andare via, è una tortura lasciarlo solo in questa casa grandissima e vuota….

Mi inginocchio davanti al divano, tiro su il plaid che ci avvolgeva entrambi fino a pochi minuti, e lo copro meglio, poi gli deposito un dolce bacio sulla fronte, e con un dito gli scosto una ciocca ribelle dagli occhi portandolo dietro ad un orecchio. Resto a fissarlo un attimo……. poi a malincuore mi alzo e vado via.

owari